1. 175 - Desirè, il medico, la cognatina e il cognatino


    Data: 21/01/2019, Categorie: Etero Incesti Lesbo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... all�interno della stanza. Un letto antico, coperto da lenzuola candide e perfettamente stirate, un stuoia di pizzo color ecru beige, ricamata a mano attraversava il letto scendendo da entrambe le parti con dei lunghi fiocchi bianchi. Un armadio antico anch�esso con una enorme specchiera centrale. Sulla parete dietro la testiera, un quadro raffigurante una madonna con le mani giunte in preghiera e lo sguardo rivolto verso il cielo azzurro. L'altissimo soffitto a volte era costituito da mattoni a vista, esso era sostenuto da travi in legno scuro. Il pavimento, che scricchiolava un poco sotto i piedi, era costituito da un parquet di noce scuro. In un angolo, in ferro battuto nero, un porta catino con la sua specchiera ovale orientabile. Poggiato nel cerchio superiore un catino smaltato di bianco con il bordo azzurro, mentre in quello inferiore una brocca dello stesso materiale del catino. Al fondo della stanza, sulla destra, una porta che dava accesso al bagno. A fianco di questa porta un finestrone gigantesco che teneva quasi l�intera parete e che pareva affacciarsi a strapiombo sulla collina e quindi sul mare. I due uomini mi lasciarono sola ed io entrai appunto in bagno. Esso era costituito da un ampia camera, con una vasca appoggiata a terra con dei piedini dorati, un box doccia grande, un lavabo color crema piuttosto ampio, per intenderci, di forma antica con la rubinetteria in ottone pesante; sopra al lavandino, fissata al muro, vi era una specchiera ovale con la ...
    ... cornice dorata in legno lavorato a mano. Tappeti sul pavimento in cotto grezzo e una ampia finestra che dava un sacco di luce all�interno. La aprii, respirai a pieni polmoni l'aria profumata del mare che in un attimo invase la stanza. Poi, immersa nella beatitudine, aprii gli occhi e lasciai scorrere lo sguardo sulla verde collina lussureggiante che scendeva scoscesa verso il mare. L'acqua in quel punto, baciata dal sole, incorporava in se moltissime stelle luccicanti, che parevano spegnersi improvvisamente per andare ad accendersi qualche metro più in là.Mi spogliai e mi misi sotto la doccia, bellissima emozione, starmene completamente nuda con la finestra spalancata con lo sfondo dell�acqua blu del mare.Scesi dopo circa mezzora e mi furono presentati Marina, la moglie di Ludovico e il giovin fratello di Dino Ferrari. In quella famiglia erano veramente tutti molto belli e anche il giovanotto era parecchio carino. Non somigliava al professore, lui era biondo, portava i capelli pettinati a caschetto, un po� lunghi. Il viso era angelico, morbido, effeminato, con gli occhi azzurri e con un fisico che si indovinava, nonostante la giovane età, già tonico e muscoloso, da atleta insomma. Era vestito in modo più adatto alla sua età, pantaloncini sopra al ginocchio a quadretti azzurri e bianchi, una t-shirt larga di colore bianco con su disegnato a tratto nero il volto del Che Guevara e ai piedi delle ciabatte ancora azzurre, in plastica del tipo infradito.Mi salutò stringendomi la mano e ...
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