1. 05 - guardia e ladri


    Data: 24/01/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: samantho91

    ... succhiavo mi tolsi il preservativo e cominciai a segarmi. Smisi di spompinarlo soltanto quando fui sul punto di venire: mi sollevai, mettendomi in ginocchio sovrastandolo (in pratica come ero messo prima per incularlo) e mi regalai un orgasmo a dir poco sublime, riversando una gran bella quantità del mio nettare proprio sopra le sue palle e sul suo uccellone. Quando terminai di eiaculare, mi calai di nuovo su di lui e leccai via tutto il mio sborro fino all'ultima chiazza, cominciando con delle ampie leccate a tutta lingua sulle sue palle, giocherellandoci e mettendomele in bocca una alla volta per aspirare via il mio sperma, quindi ripulii la sua asta con delle belle leccate di lungo e con un'ulteriore succhiata. Quando non c'era più alcuna traccia di sperma mi sdraiai accanto a lui e ci facemmo tante coccole, felicissimi del traguardo finalmente raggiunto. Certo rimaneva il desiderio di avere un rapporto completo, ma chissà magari la prossima volta saremmo riusciti a farlo durare di più e avrei potuto provare l'esperienza di venirgli dentro, seppure con il preservativo.
    
    Dopo un pò rientrarono anche i miei genitori e pranzammo. Dopo pranzo, come facevamo spesso, ci mettemmo nel mio letto in boxer a fare un pisolino e a "cucciolare" (ricordo che nel gergo tra me e Andrea, "cucciolare" significa farci le coccole e giocherellare come due cuccioli). Cucciolando cucciolando, mi tornò voglia di fare l'amore. Mentre limonavamo allora, cominciai a far scendere la mano che ...
    ... gli accarezzava la nuca, passandola lungo il suo fianco fino ad arrivare a palpargli il pacco.
    
    "Nuuuuuu non ne hai ancora abbastanza? Dai fai da bravo accucciati qui sulla mia spalla e sta buono" disse lui, con un tono giocherellone che però mi fece capire che in realtà se la stava soltanto tirando un pò. Lo ignorai e continuai a palparlo, mentre i suoi tentativi di scansare la mia mano si facevano sempre meno decisi.
    
    "Ora sei tu però che stai facendo da monello eh, non costringermi ad arrestarti" dissi io facendogli l'occhiolino. Lui replicò con uno sguardo falsamente innocente, decisamente malizioso.
    
    "Mah io sono sempre bravissimo..."
    
    "Ma non dire cavolate, sei una peste tremenda! Non si dicono le bugie. Mi ami?"
    
    "NUUU!!!"
    
    "Vedi che ho ragione io che dici le bugie? Ma lei lo sa che sta rischiando di essere arrestato per falsa testimonianza?". Nel frattempo la mia palpata era sempre più intensa e sentivo il suo cazzo crescere notevolmente dentro i boxer, tirandoli.
    
    "Toglimi i boxer mi tirano!" implorò.
    
    "No no, fa parte della punizione"
    
    "E se confessassi che sono cattivissimo?"
    
    "Ti dovrei arrestare". Il suo cazzo ebbe un fremito molto brusco. Hai capito, e meno male che non aveva voglia... meno male che ho imparato bene a riconoscere quando dice sul serio e quanto sta solo facendo la peste, apparentemente innocentino ma succhiacazzi nell'anima :D
    
    "Ok allora confesso" disse, con un tono di voce talmente voglioso che pareva volermi dire ...
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