1. La cascina del piacere


    Data: 24/01/2019, Categorie: Etero Autore: FREEALL

    ... qualche gradino, provocai uno scricchiolio della scala, che rivelò immediatamente all'amica di Lara, la mia presenza. La quale, voltandosi di scatto, spalancò gli occhi per la sorpresa, mentre io mi prodigavo di farle cenno con la mano di non spaventarsi e di invitarla, con l'indice appoggiato alle labbra, di fare assoluto silenzio.
    
    Arrivato con mille cautele quasi in cima alla scala, appoggiai le carte che tenevo in mano sul pavimento di assi, e incominciai a intravvedere, seppur parzialmente, la scena sottostante. Scorgevo il corpo nudo di Lara che, ondeggiando ritmicamente, lasciava intuire l'impegno con cui assecondava i voleri di Alessandra, non visibile dal punto in cui ero. Osservando meglio, si notavano i segni del frustino, come linee di un rosa cupo sulla pelle candida della ragazza, che s'infittivano sulle natiche, tese e tonde. Spettacolo conturbante, che però passava in secondo piano, quando volgendomi appena, mi ritrovavo davanti agli occhi la stupefacente intimità dell'amica di Lara, la quale, incurante della mia presenza, non aveva tolto la mano dalla fica e continuava, come niente fosse, a darsi piacere.
    
    Io ero in uno stato di eccitazione assoluto, frenato nel prendere l'iniziativa dalla paura di rovinare tutto di quella atmosfera, ma incapace di rimanere solamente a guardare, con un'erezione che premeva in ogni modo per uscire allo scoperto e un pene che mi faceva male per la tensione.
    
    Alessandra, intanto, aveva fatto rialzare Lara e messa a ...
    ... novanta gradi, schiaffeggiava con una mano quel culo arrossato e sussultante, mentre l'altra mano si insinuava tra le cosce di lei, strappandole gemiti di piacere, misti a lamenti di dolore per le pacche sonore che si abbattevano sulla sua carne.
    
    Entusiasmato da quel che vedevo, mi sembrò, a quel punto, di non poter resistere oltre. Decisi, senza pensarci due volte, che non sarei rimasto uno spettatore inerte ai bordi della scena, incurante del fatto che le ragazze, magari dichiaratamente lesbiche, non avrebbero minimamente gradito la mia ingerenza.
    
    Confuso ma determinato, volli tentare un approccio soft con ciò che era più a portata di mano: il culo dell'amica di Lara. In piedi sulla scala, mi spostai verso di lei, e allungando una mano, toccai quella meraviglia della natura. Si scostò immediatamente, ma non volendo a sua volta fare rumore, non poté spostarsi o muoversi più di tanto. L'eccitazione che infiammava il mio corpo e che sconvolgeva la mia mente, mi spinse a fregarmene delle conseguenze, a costo di rovinare quell'atmosfera eccitante, facendoci scoprire e magari provocando una dura reazione delle ragazze. A quel punto però, non me la sentivo proprio di tornare indietro.
    
    Appoggiato con il ginocchio sull'ultimo gradino e con la testa all'altezza delle cosce della ragazza, afferrai con le mani i suoi fianchi e, allungandomi, affondai la faccia tra la sue natiche. L'odore di donna, la morbidezza della sua intimità che si presentava completamente glabra, gli umori che ...
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