1. Zadri


    Data: 29/01/2019, Categorie: Etero Autore: CarTr

    ... che era perso in ammirazione del suo corpo, allora in fretta raccolse le cose e andò in bagno chiudendosi la porta alle spalle.
    
    Io deciso a non eccedere mi sdraiai sul divano-letto ma l’eccitazione era tale che non resistetti al desiderio di toccarmi. A causa del mare e della conseguente stanchezza caddi in uno stato di dormiveglia nel quale continuavo ad accarezzarmi con la mano dentro il costume..e fu così che lei mi trovò quando uscì dal bagno. Si avvicinò e mi diede un colpetto per svegliarmi dicendomi: “vai a farti la doccia, almeno sbollisci un po’”.
    
    Imbarazzato per essermi fatto beccare in maniera così spudorata entrai dritto in bagno senza fiatare…ma decisi di lasciare la porta socchiusa; una volta in doccia la vidi passare e soffermarsi davanti alla porta..ma non entrò.
    
    Una volta uscito dal bagno la trovai a sua volta sdraiata, ancora in accappatoio, sul divano letto;
    
    Mi disse: “ sono un po’ stanca per guidare, se non ti disturba riposo un po’ prima di andar via”.
    
    Risposi che ovviamente non c’erano problemi e mi sdraiai accanto a lei; l’idea di provarci era forte ma dopo pochi secondi lei cadde addormentata e così, non sapendo che fare, finì per assopirmi anche io.
    
    Dopo credo mezz’ora, fui svegliato da un colpetto sulla gamba: girandosi nel sonno, si era volta verso di me ed una sua gamba era finita sulla mia, al quel punto la distanza tra noi non era che di pochi centimetri. Notai che sotto l’accappatoio, ormai semi aperto, era ancora nuda e ...
    ... potevo ammirarne quasi completamente un seno e intravedere l’incavo del pube: era veramente bella, e la sua pelle liscia e profumata mi attraeva in un modo che non saprei descrivere, suscitando di riflesso l’erezione; non resistetti oltre e mi ritrovai a prendere in mano il suo seno, ammirandone la morbidezza.
    
    Fu a quel punto che lei si sveglio, guardandomi dritto negli occhi.. io rimasi talmente stupido che neanche le tolsi la mano di dosso… lei non disse una parola di protesta ne fece nessun gesto, continuava a guardarmi e basta. Presi dunque coraggio e continuai a palparla con delicatezza, mi accostai a lei e presi il capezzolo tra le labbra per succhiarlo. Lei sempre senza parlare emisi un gemito e con una mano mi strinse a se tirandomi dalla nuca e strusciandosi contro di me, con l’latra mano scese ad accarezzarmi il petto e più giù verso l’inguine.
    
    Continuando a palparle e leccarle il seno decisi di andare oltre e,con la mano libera, scesi a cercare spazio tra le sue cosce.
    
    Lei rimase contratta per qualche secondo, ma ormai era giunta a sfiorare con la sua mano il mio pene ormai tesissimo ed ebbe un sussulto che mi consenti di insinuarmi tra le sue gambe, le poggia una mano sulla vagina iniziando a stringerla piano…e lei di rimando finalmente impugnò in mano il mio pene.
    
    Subito si bagno e si apri consentendomi di infilarle dentro 2 dita mentre lei, in un silenzio interrotto solo da qualche mugolio di piacere, mi segava sempre più veloce.
    
    Dopo alcuni secondi, ...
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