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Zadri
Data: 29/01/2019, Categorie: Etero Autore: CarTr
... puroo: le voglie immaginarie a lungo coltivate e represse avevano in quel momento il loro naturale sfogo, la carne chiedeva la sua parte e così anche lei, dopo un irrigidimento iniziale dovuto al dolore provocatole dai primi affondi rispose a tono. Riprese come prima a seguire i miei movimenti venendomi incontro, dando la massima profondità possibile alla penetrazione, entrambi gridavamo, lei con la schiena inarcata ed io che la tenevo dai fianchi, accompagnando i movimenti con alcuni schiaffi su quel sedere bianco e stupendo. Fu una lotta animalesca che durò diversi minuti con me sopra di lei che cercavo di dominarla e possederla e lei che da sotto si agitava e sgroppava come una puledra, rare volte ho avuto momenti di intimità così intesi. Mentre la montavo nel culo intravedevo che non soddisfatta con una mano si toccava la figa per raggiungere il massimo del piacere, al che decisi di aiutarla infilandole anche io alcune dita. Dopo forse 15 20 min di cavalcata senza sosta sentii che ero prossimo all’orgasmo e decisi di regalarci un altro piccolo show: uscì di scatto dal suo culetto ormai dilatatissimo che mi inginocchiai a baciare, leccare e penetrare un po’ con la lingua. Dopodichè mi sdraiai a terra invitandola a formare un nuovo 69, cosa che lei subito fece, e così terminammo con una intensa seduta di sesso orale con me abbracciato ai suoi fianchi e la faccia completamente immersa nei suoi umori e lei che con grande dolcezza umettava e succhiava il mio pene ...
... massaggiando in maniera divina i testicoli. Lei venne di nuovo copiosamente ed io bevvi con grande gioia il piacere che colava da lei e, quasi nello stesso momento le eruttai nuovamente in bocca colpendola in gola con lunghi schizzi. Come prima mi consentii di guardarla alla fine: si mise in ginocchio sul bagniasciuga e guardandomi spalancò la bocca e tirò fuori la lingua cosìcchè potessi riversarle addosso le ultime gocce guardandoci negli occhi. Senza remore lo feci, con grande gioia e piacere nel vederla sorridente accogliere i miei ultimi schizzi ed ingoiarli leccandosi le labbra. Stanchi ci lasciammo cadere sulla sabbia, abbracciandociper difenderci dal vento che iniziava a montare e per coccolarci un po’. Rimanemmo lì in silenzio a sospirare e coccolarci per alcuni minuti, poi senza dir niente ci rivestissimo e mano nella mano ritornammo alla macchina. Il breve viaggio di ritorno fu silenzioso, una volta giunti sotto cosa ci guardammo in faccia e lei mi disse: “ non sarebbe dovuto succedere, ma son contenta che sia successo”. Le sorrisi come un bimbo e le risposi che io ero contento e che era una esperienza meravigliosa che avrei sempre ricordato con affetto. Sorridemmo ancora una volta,ci abbracciamo e ci baciammo teneramente ed infine..scesi dalla sua macchina e chiusi lo sportello. La salutai con una mano mentre andava via e pensai a tutte le mattine al pc nelle quali mi aveva stregato inducendomi a desiderarla come se l’amassi. Dedicato a Zadri .