1. Tutta nel culo


    Data: 20/08/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: FringuellinoCaldo, Fonte: Annunci69

    Ho raccontato spesso di G., proprietario del casolare dove avveniva la maggior parte delle Feste estive, amante di queste ammucchiate, ma che non disdegnava affatto di sbattermi anche da solo o in compagnia di pochi intimi, fino al limite della resistenza umana.
    
    Dotato di un gran cazzo, nel racconto “LA FESTA DEL CULO” ho narrato la sua prima volta che me l’ha infilato dentro, fino a quel giorno l’aveva utilizzato solamente con delle vere femmine ma, dopo quell’evento, iniziò ad apprezzare moltissimo quelle come me, i culetti come il mio, teneri come il burro e disponibili a tutto, al contrario di quelle ragazzotte di paese.
    
    Entrò nel branco dei “Maschi”, dove questi culetti di noi cagnette venivano scopati, scambiati, commentati e valutati, in base alla profondità, alla disponibilità ed al livello di troiaggine e sottomissione dimostrate.
    
    Ieri sera, durante la doccia, mi lavavo il buco del culo e cercavo di calcolare quanti cazzi ci fossero entrati dentro e di chi, senza riuscire a ricostruire ne il numero totale ne l’identità di tutti, mi sono ricordato che alcuni degli sconosciuti che mi hanno coperto, che hanno goduto del mio corpo senza neppure dirmi come si chiamavano, li ha invitati G..
    
    Nel frattempo mi è venuto in mente come mi usava durante i nostri incontri, dopo i quali dovevo mettere sempre il culo a bagno.
    
    Ce ne sono stati tanti, vi ho parlato di quello con cui lo avevo ricompensato del passaggio al cineforum ma i effetti , si assomigliavano ...
    ... tutti, ne venivo fuori sempre col buco sfondato.
    
    G. era un gran scopatore, ci aveva preso gusto e non disdegnava neppure le estemporanee sveltine, anche in presenza di altre, talvolta inconsapevoli, persone.
    
    Generalmente queste cose rapide e pericolose non erano da lui, le facevo con qualche mio coetaneo infoiato, magari masturbandolo furtivamente, lo stesso con qualche maschio più grande di me, che mi dava un passaggio in macchina o mi aspettava dietro un angolo per farsi fare un pompino o darmi quattro colpi appoggiato da un muretto. Ovviamente c’era la parrocchia, il famoso oratorio.
    
    Tanti episodi, relativi a questi rapidi rapporti, anche con persone che poi non ho più frequentato, nei luoghi più disparati ed inconsueti, che so, in qualche cesso delle attività commerciali, o ancora su qualche auto in parcheggi affollati, di sicuro e dappertutto con T. e M., ad esempio: ai giardini pubblici, dove mi cedevano a tutti quelli che mi desideravano, nel piccolo supermarket, dove li facevo godere fra gli scaffali assieme al figlio del titolare ed al garzone, sempre quando venivano in casa mia o andavo da loro e mi scopavano dietro la porta, oppure gli facevo una sega o gli tiravo un pompino mentre guardavamo la televisione con i familiari nella stanza accanto, a pochi metri. Per quanto riguarda G. mi viene in mente una partita della Nazionale, eravamo a guardarla nel baretto dell’oratorio, pieno di gente, mi sentii tirare per la maglia, lui mi fece un impercettibile cenno e ci ...
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