1. L'invidia. cap. 3 di 4 (strane tentazioni)


    Data: 30/01/2019, Categorie: Etero Autore: Zindo

    ... umiliare con il confronto: era semplicemente più grosso di diametro e dritto anziché curvo a mo' di banana.
    
    Denuc spalancò gli occhi stupito da tanta spudoratezza e coprendosi gli occhi come per non voler vedere, nel suo curioso modo di pronunciare l'italiano esclamò “ Vergogna, copritevi”
    
    Andrea al posto di ritirarsi su i pantaloni della tuta, si avvicinò a Denuc, si mise alle sue spalle cingendolo con le braccia e premendo il suo attributo sulle natiche del biondo ucraino dicendogli “Perché? Hai paura di eccitarti nel vederci nudi? Lo so che ti piacerebbe provarli, perché continui a negarlo? Hai anche un bel culetto sai”
    
    Stavo per intervenire in difesa, almeno con le parole, di Denuc quando con sorpresa lo vidi spingere il suo sedere deliberatamente all'indietro, quasi ad incrementare la pressione tra lui ed Andrea. Era arrossito e si era lasciato anche accarezzare i capelli prima di dire, con voce tremolante “Non fare lo stupido, smettila”
    
    Che Denuc non fosse proprio uno stallone da monta lo sapevamo tutti da sempre, o meglio da quando, ormai circa un anno, era stato assunto pure lui da Zema ed era venuto a lavorare ed a vivere con noi, al posto di un certo Salvatore, detto Tore, tornatosene in Sardegna, la sua regione natia. All'inizio pensavamo che certi suoi atteggiamenti da timido fossero dovuti al fatto che non conosceva bene la nostra lingua e che forse al suo Paese, l'Ucraina, anche le abitudini di vita erano radicalmente diverse; basta pensare ...
    ... all'alimentazione: non conosceva la pasta asciutta, solo e sempre minestre e zuppe. Poi avevamo notato tutti una sua certa imbranataggine quando ci davamo da fare con le donne che venivano a giornata e si era aggregato a noi una sola volta quando andavamo a cena da Mirella e lei ci offriva anche il dopocena.
    
    Come la volta al casolare (vedi primo capitolo) si era messo in attesa per essere l'ultimo, menandosi nel frattempo così da eiaculare prima che arrivasse il suo turno e, quindi, l'unico a non aver scopato. Insomma che non fosse un mandrillo lo avevamo capito tutti. Io solo forse non avevo ancora capito che invece aveva proprio un orientamento sessuale marcato verso l'omosessualità. Infatti oltre Andrea anche Fabio si avvicinò e si offrì dicendogli con voce suadente: “Vuoi essere tu la nostra donna questa sera? Fallo, con noi non devi avere timore”. Allora Denuc aveva reagito scrollandosi Andrea dalle spalle e spingendo Fabio. Con il viso rosso in modo incredibile, il respiro affannoso, occhi vicino al pianto, corse verso una sedia accanto al tavolo, sedette, curvandosi a nascondere il volto sulle bracciate incrociate posate sul tavolo e iniziò un lungo monologo con “Ma che cavolo ne potete sapere voi di.....” e si sfogò ammettendo non solo la sua omosessualità e le sofferenze che gli avevamo procurato noi le volte che lo avevamo indotto ad avvicinarsi alle donne (Agostina e Mirella) ma anche del malessere con il quale viveva questa sua natura, vergognandosene ed avendo paura ...