L'invidia. cap. 3 di 4 (strane tentazioni)
Data: 30/01/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Zindo
... che si scoprisse. Ci parlò di quanto l'omofobia fosse diffusa ed apprezzata in Ucraina e come fosse pericoloso in quel paese essere scoperti gay. Ci parlò di botte prese, di ripudi da parte di familiari, di ban dai posti di lavoro e di altro per sfociare, alla fine, in un pianto liberatorio.
L'atmosfera era radicalmente cambiata. Andrea e Fausto si erano rivestiti, ci guardavamo tutti senza più pensare a quanto stava probabilmente avvenendo dentro il palazzo principale. Avevano perso sia lo stato di erezione che la voglia di fare sesso in quel momento. Vedemmo solo in Denuc un caro amico che soffriva e che temeva di aver perso la nostra amicizia e stima per la confessione fatta e, ce lo aveva detto lui sfogandosi, era anche deluso di sé per non essere riuscito a tenere nascosta la sua inclinazione sessuale, tanto che Andrea si era potuto permettere quel gesto perché evidentemente aveva capito chi lui era veramente.
Cominciammo a consolarlo e rincuorarlo, a cercare di fargli capire che non ce ne fregava niente del fatto che fosse come era perché per noi restava un bravo lavoratore, un caro amico, un piacevole compagno. Lo coccolammo pure, come fosse stato un bambino, per indurlo ad asciugarsi le lacrime e modificare la sua espressione triste ed affranta in un bel sorriso. Quando cominciammo ad ottenere qualche risultato, ricominciammo anche a scherzare, a prenderlo in giro bonariamente, e tra le righe cominciammo anche a corteggiarlo.
Cominciò Andrea con “Perché ...
... non ce lo hai detto prima? Sai quante seghe mi son dovuto fare in questo periodo di magra? Proprio tante. Pensa se avessi saputo che a te piacerebbe farmele. Ci avremmo guadagnato tutti e due. Certo si può rimediare ma molte occasioni le abbiamo perse ormai, purtroppo”.
Con una dignità ammirevole Denuc, sollevato il capo con fierezza disse: “Sono gay non puttana. Non perché mi piacciono più gli uomini che le donne devo andare con qualsiasi uomo. Mi sono abituato alle rinunce e non sento il bisogno di andare con chicchessia pur di sfogarmi. Come sai masturbarti da solo tu, so farlo anche io, magari tu ti masturbi pensando a quelle donne che stasera sono entrate nella villa, io lo faccio pensando a qualche altro che mi fa impazzire di desiderio e neanche si accorge di me. Preferisco masturbarmi pensando a lui piuttosto che darmi al primo che ci prova”
Andrea, sempre scherzando ma, credo, anche un poco mirando ad un risultato concreto, aveva insistito, “Beh forse sarebbe meglio pensare al tuo idolo mentre te la godi con un altro piuttosto che masturbarti da solo. Io non sono affatto geloso se mi fai un pompino pensando di farlo ad un altro”. Denuc era uscito dal suo stato di depressione momentanea e gli rispose a tono: “ Prima di farlo a te lo farei direttamente a lui o almeno gli chiederei se gli piacerebbe fare sesso con me”.
Andrea, sicuro di se e lanciato alla conquista: “Se fosse qui e potresti chiederglielo, ma qui ci siamo solo noi, accontentati di noi, anzi ...