094 - Nonna Carlotta e i suoi due nipoti
Data: 02/02/2019,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Incesti
Autoerotismo
Gay / Bisex
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
Durante quelle vacanze, si verificò una nuova situazione. Quando mancavano pochi giorni al mio rientro in città, arrivò una telefonata da parte di Marcello, mio cugino e anche mio coetaneo, nella quale telefonata, chiedeva alla nonna il permesso per venire a trascorrere qualche giorno di vacanza in campagna. La nonna accettò di buon grado e così il giorno seguente, Lino, così lo chiamavo io, accompagnato da suo padre, arrivò a tenerci compagnia.Mio zio rimase solo poche ore e poi fece rientro a casa sua, lasciando il figlio con noi.A quei tempi Lino era un bel giovane, carino, direi non molto macho, i lineamenti del viso marcatamente effeminati, capelli lunghi come me, ma biondi chiarissimi, occhi azzurri e con un fisico poco muscoloso e liscio come il culetto di un neonato. Appena arrivato, la nonna lo guidò in quella che fino ad allora era camera mia e visto che il letto era di una piazza e mezza ci disse di aggiustarci a dormire assieme nello stesso giaciglio. Lino fu accomodante e accolse la cosa con molto entusiasmo, era infatti felice di condividere lo stesso letto con me. La sera verso le ventitre e trenta, con le sole mutande addosso, sdraiati sul letto, con le finestre aperte e protette solo dalle zanzariere, passammo quella prima notte a parlare e a confidarci le nostre avventure sentimentali. Mi fece vedere alcune foto della sua ragazza in bikini e anche una senza niente addosso. Gli dissi che era veramente una bella figa e poi gli mostrai le foto della mia ...
... Lisetta. Un paio di queste immagini erano un po� particolari, scattate da me mentre facevamo sesso e in particolare una mentre me lo succhiava e un'altra mentre la prendevo ficcandoglielo nel culo.Lui si complimentò con me per le dimensioni del mio cazzo e nel farlo scese dal letto e si abbassò le mutande e mi fece vedere il suo. Così per non essere da meno feci la stessa cosa anch�io e uno di fronte all�altro ci confrontammo i piselli. Lui era fisicamente bello, molto bello e anche se non ero omosessuale, mi sentii fortemente attratto dal suo corpo così affascinante. Alto circa un metro e ottantacinque, pettorali appena pronunciati con i capezzoli stranamente sporgenti per essere un maschio, completamente depilato persino sul pube, una bella mazza, non come il mio ma quasi e due grosse palle molto più voluminose delle mie. Ce l�avevamo duro entrambi e lui mi chiese se poteva toccarlo e senza attendere la mia risposta già me lo aveva afferrato. Rimasi un attimo stupito e stralunato e poi anch�io impugnai il suo. Lui segava il mio e io il suo fino alla fine, fin quando sborrammo, prima io e poi lui. Io pensavo di essere un grande sborratore ma dovetti ricredermi quando vidi lui venire. I primi schizzi parevano delle fontanelle, poi ne buttò fuori a schizzi abbondanti e potenti una quantità industriale. Sul tappetino poggia piedi, vi erano solo delle macchie riguardanti la mia sborrata mentre la sua era fuoriuscita dal tappeto e un metro più in là si notavano larghe chiazze di sborra ...