094 - Nonna Carlotta e i suoi due nipoti
Data: 02/02/2019,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Incesti
Autoerotismo
Gay / Bisex
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... sparse un po� dappertutto. Non avevo mai toccato un altro cazzo in vita mia e devo dire che dopo quella esperienza iniziò una nuova vita da bisessuale convinto. Anche Lino lo era, ne parlammo ancora per un po� e poi nuovamente eccitati ci dedicammo ad un fantastico sessantanove io sopra e lui sotto. Era la prima volta che facevo un pompino ad un uomo e non mi dispiacque affatto. La maggior goduria fu quando lui tentò di annegarmi con un fiume di sborra che per forza di cose, dovetti ingoiare completamente. Anche lui mandò giù il mio sperma leccandosi poi con avidità i lati della bocca, dove un paio di rivoli erano inopinatamente usciti. Verso le quattro del mattino, esausti, ci addormentammo con in testa mille emozioni, magari anche contrastanti fra loro, ma comunque assolutamente piacevoli e intimamente soddisfacenti.Al mattino mi svegliai per primo, in testa avevo un pensiero che mi tormentava tantissimo.Avrei dovuto parlare a Lino del mio particolare rapporto con la nonna, oppure era meglio se me ne stavo zitto? Mentre chiuso in bagno mi facevo la doccia e nel contempo mi arrovellavo la mente per trovare la risposta al mio inquietante quesito, sentii bussare alla porta e urlai di aspettare un attimo, udii la voce di Lino che mi rispondeva di muovermi.Così, ancora mezzo insaponato, con molta cautela per non scivolare sul pavimento bagnato, aprii la porta a mio cugino. Lui entrò e tirò fuori il cazzo dalle mutande e iniziò a pisciare. Mi rammentai della sega reciproca di ...
... qualche ora prima e mi infilai di nuovo sotto la doccia per terminare di sciacquarmi, lui si abbassò gli slip lasciandoli sul pavimento e con noncuranza, mi raggiunse e volgendomi le spalle, iniziò a bagnarsi sotto il getto dell�acqua. La doccia non era molto spaziosa e io avevo il suo culo da femmina a pochi centimetri dal mio cazzo mezzo duro. Con un movimento sospetto fece cadere la spugna nel piatto doccia e in modo volutamente provocante si abbassò appoggiandomi le chiappe contro il cazzo. Quando si sollevò, io lo abbracciai sul petto e lo attirai a me, lui era qualche centimetro più alto di me e il mio cazzo stava benissimo fra le sue cosce. Lui si appoggiò a me e piegò il capo all�indietro e mi baciò sulle labbra, poi la sua lingua guizzò fuori e si incrociò con la mia. Non lo avevo mai fatto ma mi parve un gesto assolutamente naturale. Portai le mani più in basso e presi in mano la sua durissima virilità, gli toccai le grosse palle e sotto ad esse trovai la mia cappella che gli fuoriusciva sul davanti. Lino muoveva il culo sinuosamente e implicitamente mi invitava a penetrarlo, a possederlo analmente. Tirai il bacino all�indietro e mi impugnai il cazzo, guidai la mia cappella contro il suo sfintere e spinsi con decisione. Mio cugino non era certamente vergine perché il cazzo si incuneò dentro di lui con estrema facilità. Ora lui stava disteso in avanti e appoggiato con le mani al lavabo esterno alla doccia. Lo presi per i fianchi e glielo sprofondai fino alla radice. ...