1. Puttana in Trasferta: Eva entra in Gioco


    Data: 05/02/2019, Categorie: pulp, Autore: Patrizia V.

    ... fa, con voce in falsetto. Ho l’HK a tracolla e non posso usarlo, ma impugno ancora il coltello da sub. Scatto in avanti e mi butto di lato, puntando alla parete accanto alla porta. Il femminello spara, e io prego che non colpisca Eva dietro di me, ma anche lei è sveglia: è già sotto il tavolo, al riparo. Afferro il braccio del femminello e lo rivolto dietro la sua schiena fino a spezzarlo. Il frocetto urla, e cerca di azare la pistola con il braccio sano. Io gli affondo il coltello fra le gambe e lo conficco nella carne tenera nascosta sotto il gonnellino. Il femminello emette un urlo lacerante e si affloscia come uno straccio: la pugnalata deve averlo castrato sul colpo… Beh, sarà contento: finalmente l’ho fatto diventare una donna completa. Lo lasciamo lì a dissanguarsi da solo e corriamo fuori. Si sente gridare nel corridoio, spari risuonano dal piano di sotto. Eva ha raccolto la pistola del femminello moribondo e mi segue con il fiato corto. Nel salotto accanto non c’è nessuno… Mi volto per uscire ed Eva, alle mie spalle lancia un grido di avvertimento. Mi butto a terra e il colpo sparato da dietro la porta del bagno mi passa sopra la testa. Eva fa fuoco a sua volta; un gemito strozzato e un tonfo mettono fine allo scambio a fuoco. Mi alzo girandomi e vedo una ragazza nuda stesa in una pozza di sangue, con la pistola ancora in mano. Mi avvicino e la riconosco: la escort insieme a cui mi sono ammucchiata nella sala della gangbang la sera della festa, l’amichetta di quella ...
    ... che ho strangolato dopo che mi aveva visto accoltellare gli amichetti di don Pasquale. E’ ferita a morte: Eva le ha piantato una pallottola dritto nell’ombelico, e la troietta sta agonizzando con la bocca piena di sangue e gli occhi sbarrati puntati al soffitto, il corpo scosso dagli ultimi sussulti. - Erano lei e quello di prima che mi stavano violentando insieme a don Pasquale – mi fa Eva, sputando in terra. Bene, adesso mi sento meno in colpa per la sua amichetta a cui ho tirato il collo l’altra sera… Dietro c’è una stanza da letto piuttosto sontuosa: probabilmente quella di don Pasquale, ma adesso è deserta. Impugno l’HK e precedo Eva lungo il corridoio con le camere per gli ospiti dove mi ero fatta sbattere da Antonio la prima volta, e prima di raggiungere le scale sento ansimare dietro una porta. Mi scambio un’occhiata d’intesa con Eva: spalanco la porta con un calcio, e lei spara dentro. Poi io salto all’interno con l’HK puntato, e mi trovo davanti don Pasquale, nudo come un verme, grigio e ignobile. Il temuto boss alza le mani con un singhiozzo strozzato. Ce lo spingiamo davanti a calci fino alla scalinata dove sono arroccati gli ultimi uomini del boss, inchiodati dal fuoco dei gorilla di Anna dal fondo delle scale. - Gettate le armi! – grido – Abbiamo don Pasquale! Il fuoco prima si smorza, poi cessa del tutto. I camorristi gettano le pistole, si arrendono. Anna sale le scale con i suoi e fa raccogliere le armi a terra. E’ finita. Io e Anna ci guardiamo negli occhi. ...