1. Mandingo - 1


    Data: 08/10/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: IlBaroneRosso, Fonte: Annunci69

    ... soffrire la prima volta, il buco si allarga meglio e poi non soffrirà più le altre volte; non è per lui, è per te, perché se no ti fa troppo male il cazzo, se il buco non è unto bene.
    
    E così, inginocchiato dietro di lui, Amin gli aveva inaugurato il culo. All’inizio le grida di Ismail sembravano quelle di un maiale sgozzato, ma dopo un poco aveva smesso di piangere, accompagnava con il corpo i movimenti del fratellone, gli era venuto duro il pisellino ed ebbe perfino un orgasmo, mentre Amin, con la sua solita foga, spingeva e spingeva e spingeva.
    
    - Hai visto – diceva Joshua – che ti dicevo? A lui piace prenderlo in culo.
    
    E infatti, quando Amin venne e gli sborrò dentro una quintalata di sperma, Ismail si voltò e gli chiese di continuare ancora, il giochino gli era piaciuto. E Amin non rifiutò e dopo qualche minuto ricomincio a pompare il fratellino, spingendogli dentro il cazzo, in mezzo al sangue, alle feci e allo sperma che gli uscivano dal culo. Ma questo era successo una dozzina di anni prima, ora Ismail aveva venti anni, lavorava, guadagnava bene, viveva per conto suo, spesso si vedeva col fratellone, e gli era affezionato.
    
    Ora Amin guardava la madre, aveva scostato la copertina dal fianco di lei, le aveva scoperto il sedere e con la mano percorreva la sua pelle; non erano ancora le sette, Joshua non si era ancora svegliata, ma Amin era troppo eccitato per aspettare; si accostò da dietro, le scostò con la mano le cosce magre, Joshua era rimasta snella, ...
    ... nonostante gli anni, la professione, gli aborti, le angherie della vita; Amin le allargò piano piano le cosce, le grandi labbra gli apparvero da dietro, gonfie e rosse e invitanti, e Amin si avvicinò contro con la sua cappella. Joshua si svegliò d’improvviso, capì subito il desiderio del figlio e si girò:
    
    - Aspetta amore mio, figlio mio, ce l’hai troppo grosso per prendermi così, sono tutta asciutta, aspetta un attimo amore mio.
    
    E poi, dopo averlo visto eccitato ed eretto come un cavaliere nero, aggiunse:
    
    - Mamma mia, che bel cazzo che hai, mi fai venir voglia solo a guardarlo, un attimo solo, gioia mia.
    
    Si girò verso la sedia a fianco al letto, prese una bottiglia di unguento, si unse la mano e se la cacciò sulle grandi labbra e dentro; poi, ancora dell’altro unguento sulla mano ed afferrò il cazzo di Amin, lo unse per bene sulla cappella gonfia, e lo invitò:
    
    - Vieni tesoro, adesso scopami, scopami tanto, che ne ho tanta voglia anche io.
    
    Si girò voltandogli la schiena, sapeva che a lui piaceva di più prenderla da dietro, allargò le cosce e lei stessa, afferrandogli il cazzo lo guidò tra le sue cosce, fino a riempirsene la figa.
    
    Amin era un prodigio della natura, con quel cazzo lungo, grosso, più di quello del padre, sempre in tiro, più di quello di suo padre; era strano il cazzo di Amin, con la cappella rossa e gonfia, a palla; sembrava morbida al tatto ma, quando entrava, riempiva tutto e con forza; l’asta invece era meno grossa, era larga e piatta; e poi, e ...
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