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Mandingo - 1
Data: 08/10/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: IlBaroneRosso
... centro, mamie, devo trovare un po’ di soldi, da portare all’avvocato, ho un piccolo affare di soldi per le mani. - Che affare? - Ora non ti dico niente, ma dovrei guadagnare due o trecento euro, per le spese dell’avvocato, e forse ho trovato il modo. Te lo dirò stasera. - Stai attento, figlio mio; se fai qualcosa di storto, lo sai che finisci in galera e poi ritorni da tuo padre. - Non ti preoccupare, mamie, i soldi vengono perché ce l’ho diritto, mica storto. E scoppiarono a ridere tutti e due, per la battuta. La madre gli preparò una colazione abbondante e Admin, un paio di jeans, una maglietta e le scarpe da tennis uscì. Andò subito dal fratellino; Ismail ora lavorava nel cinema, come attore e controfigura di film porno e poteva permettersi una piccola casa sua, sempre nel quartiere. - Ciao fratellone, che piacere vederti! Ismail lo salutò sulla porta ma, appena entrato gli mise la mano sulla patta, per sentire la consistenza. - Sempre in forma, vero? E proprio una bella forma! - Sì, tutto a posto; ma ho proprio una gran voglia di scopare. - Bene, così oggi pomeriggio farai un figurone. Amin era stato ingaggiato per una ripresa di un film gay e doveva scoparsi un paio di maschietti, oltre naturalmente al fratellino, e farsi riprendere dal cameramen nei modi giusti, per mostrare al meglio il suo cazzone che entrava, un culo dopo l’altro; e poi un paio di sborrate: era questo l’affare che gli avrebbe permesso di dare un acconto ...
... all’avvocato, almeno così sperava. - Hai capito male, Ismail, quello è oggi pomeriggio; ma io ho voglia adesso di scopare. E così dicendo Amin gli toccò il culo e gli strinse una chiappa. Ismail lo abbracciò sorridendo e insieme pregustando quello che sarebbe successo, sei sempre il solito, gli diceva, ma intanto si era tolto i pantaloncini, si era abbassato con la testa e stava armeggiando con le mani per liberare il cazzo di Amin. - Che affare grosso che hai, ma ti cresce ancora? aggiunse e intanto lo leccava golosamente. - Oh, Ismail, mi piace come me lo succhi, ma lo sai che preferisco scoparti il culo. E senza troppi complimenti, lo rovesciò sul letto, si bagnò di saliva la cappella, e gliela spinse nel culo al fratello; Ismail gridò di dolore, preso in quel modo gli faceva sempre male; di solito lo afferrava con la mano e se lo guidava lui dentro piano piano, proprio per evitare quei colpi che avrebbero sfondato anche un cavallo. Amin lo sentiva troppo nervoso e contratto, e prese a schiaffeggiarlo forte sulle chiappe, fino a lasciargli le impronte delle dita, e con l’altra mano gli stringeva un capezzolo, per fargli rilassare i muscoli e per dilatare l’ano; e infatti, mentre spingeva dentro il cazzo, piano piano sentì che il culo del fratello si stava rilassando e allargando, ora poteva entrare senza fatica, spingendo e godendo; ormai Ismail non gridava più, o meglio, gridava ancora, ma di piacere. Mentre il fratello lo pompava, cominciò a masturbarsi, il suo ...