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L'anello di Moebius
Data: 08/02/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: VicentinoGrey
Anais si stava spazientendo. Era trascorsa ormai mezz’ora da quando era stata fatta accomodare in una anonima saletta d’ aspetto assieme a un giovane cameramen. Era la prima volta che la giornalista lavorava con Ettore ed ebbe modo di apprezzarne l’avvenenza. Alto, atletico, capelli scuri, occhi grigio azzurri e viso dai tratti regolari. Dalle poche frasi scambiate aveva colto anche una discreta vivacità intellettuale. La donna guardò l’orologio e si chiese perché la direttrice del manicomio tardasse così tanto a farla entrare nella sezione sperimentale sui cui prodigiosi effetti terapeutici erano già stati stilati e pubblicati tre comunicati stampa. Alzò lo sguardo nello stesso momento in cui si aprì la porta ed entrò una bella signora di circa quarant’anni, con i capelli biondi corti, occhi azzurri e leggermente abbronzata. Indossava un camice bianco e portava un paio di occhiali con una montatura metallica a forma di occhi di gatto. “Indubbiamente affascinante: sembra Sharon Stone” fece in tempo a pensare Anais prima che la donna le porgesse la mano. “Sono Antonella, la direttrice, piacere di conoscerla. Le chiedo scusa per averla fatta attendere, ma abbiamo avuto un’emergenza e ho voluto sincerarmi che il medico di turno dedicasse attenzione a una strana serie di comportamenti che abbiamo registrato in un reparto”. “Anais, piacere mio. Questo invece è il mio collega Ettore: cura le riprese e il montaggio dei video. Sa che sono sorpresa che si sia presentata con il nome? ...
... E’ inevitabile che la prima domanda sia sicuramente rivolta a lei: perché questa presentazione informale?”. “Oh, non si sorprenda” sorrise “fa parte della terapia. I pazienti si sentono maggiormente a loro agio. Mi considerano più un’amica che una loro superiore e calano più facilmente le difese. Mi segua. Vi faccio strada”. Antonella li guidò attraverso corridoi, sale scarnamente arredate, un portico e infine giunsero a una costruzione che era staccata dalla struttura. Lungo il tragitto, Ettore ebbe modo di apprezzare il fondo schiena sodo e tornito della dottoressa che spingeva il camice all’indietro e attirò l’attenzione di Anais per condividerne il suo compiacimento. La giornalista sorrise e ammiccò, approvando il giudizio del collega. “Eccoci arrivati” declamò la direttrice “questo è il luogo in cui abbiamo affinato la nostra terapia. Come avrete già letto nelle nostre comunicazioni, abbiamo puntato a risolvere i problemi psichici e psicologici dei pazienti facendoli interagire con chi ha il problema opposto. In questa fase sperimentale abbiamo cercato anche di far leva su quegli aspetti che istintivamente spingono un individuo a fidarsi di un’altra persona. In sintesi abbiamo fatto convivere pazienti fisicamente piacevoli, di sesso diverso e afflitti da patologie complementari. Una frigida con un maniaco sessuale o un anoressico con una bulimica, giusto per esemplificare. Se volete far conoscenza con i miei pazienti, sappiate che quelli con i capelli castani sono Claudio ...