La vendetta di carlotta - Racconti Erotici

La vendetta di carlotta

... tazza del water per farsi leccare la fregna o per farsi spompinare, mentre mi scopavo furiosamente co dildo che sempre avevo infilato nella fica e se poi eravamo in più di due, s’improvvisava un’orgetta istantanea e sempre con ottimi risultati.

Pronti al grande evento, ormai le mani dei maschi erano sparite fra le natiche, i seni, le cosce delle donne, chiunque esse fossero, le quali già maneggiavano i cazzi con la maestria che avevano acquisito in tanti anni di depravazioni collettive. Chiunque poteva partecipare, c’erano pure i quattro componenti: genitori, figlia e figlio di una famiglia incestuosa, bastava essere garantiti da uno di noi che da tanto tempo facevamo parte della compagnia, unica precauzione imposta erano le analisi recenti delle epatiti e HIV.

Sul prato era stato sistemato un vecchio carro in disuso con sopra quattro materassi, sul sediolo del carrettiere avevano montato un faro che avrebbe illuminato la scena della rappresentazione. Arrivò Giulia, che rassicurò la vittima sacrificale che in caso di incidente avrebbe provveduto lei stessa alla riparazione; non era forse un medico di pronto soccorso e senza falsa modestia, migliore assai di tanti chirurghi estetici? Carlotta era diafana, i capelli neri, naturalmente arricciolati le incorniciavano il viso dall’espressione sgomenta, ma al contempo eccitata, che trasmetteva a tutti noi presenti una carica altamente erotica. Il pareo, annodato sopra le tettone ansanti, lasciava indovinare il resto delle ...

... magnifiche forme. Aveva rinfacciato al marito la protervia con la quale aveva preteso che lei si sottoponesse alla spaventosa sodomizzazione e lui, seduto in un angolo continuava a tergersi il sudore con un fazzolettone che teneva in una mano, mentre con l’altra aveva impugnato il suo uccello e se lo menava distrattamente, quasi a darsi un contegno; lo sopportavamo solo perché senza di lui non sarebbe venuta neppure la moglie, di fatto regina del gruppo. A quel punto Carlotta disse che se avesse portato a termine la prova, avrebbe espresso un desiderio che avrebbe dovuto essere esaudito. La proposta fu accettata all’unanimità.

Vennero poi scelte tre donne, due delle quali sarebbero state le ancelle della scarificanda, che si sarebbero mortificate, per modo di dire, a loro volta a preparare i cazzi dei due inculatori. Ma dal viso raggiante delle prescelte e dalle facce deluse di quelle scartate si poteva ben intuire che mai sacrificio sarebbe stato più gradito. In un primo momento ero stata scelta io, ma preferii farmi sostituire da Paola, che mi promise una notte di sesso estremo con lei e il suo nuovo bull; fu a lei quindi, che si unì a Lella. Iniziarono ad accarezzare dolcemente le palle dei due omoni per niente nervosi, scoprimmo poi che Flavia li aveva reclutati sul set di una compagnia di film porno. Il massaggio alle palle fu solo il preludio, poiché furono i due uomini che iniziarono a prendere in mano la situazione; uno fece chinare Paola che mostrò un culo da sturbo: ...