L'amica australiana (storia vera)
Data: 15/02/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: remida67
... appena, e avrei dovuto comprendere meglio certe cose, però dopo questo episodio mi sentivo attratto sempre più morbosamente verso di lei. Un qualcosa di simile successe il pomeriggio dopo, quando mi disse di aver pensato tutta la notte passata a noi due e mi chiese di baciarla ancora come il giorno prima. Eravamo sempre seduti sul divano di casa sua, il fratellino di lei era fuori a giocare, riprendemmo a baciarci con foga e dopo qualche minuto spingendola lentamente verso il basso si ritrovò distesa ed io sopra di lei. Con la punta della lingua le ripassai i lobi delle orecchie poi la baciai sul collo, anche se eravamo entrambi vestiti, iniziai a strusciare il mio corpo contro il suo. Fu così che sentendo la mia erezione spingere contro e sollecitare il suo basso ventre mi respinse anche questa volta dicendomi: "...ti prego adesso basta...non voglio correre troppo avanti...non mi sento ancora pronta...e poi se rientra mio fratello all'improvviso e ci trova in una situazione così imbarazzante...". Verso mezzogiorno del giorno seguente, il mio dodicesimo a Sidney, pensai di farmi un bel bagno e dato che ero da solo a casa dei miei amici non chiusi a chiave la porta del bagno. Entrato nella vasca mi rilassai, chiusi gli occhi e cominciai a pensare a Anna, a noi due abbracciati mentre ci baciavamo, al mio desiderio non ancora esaudito di poter vedere, toccare e succhiare le sue sodissime tettine. Questi pensieri mi provocarono una fastidiosa ed inevitabile erezione e proprio ...
... quando la mia mano aveva iniziato a muovere su e giù la pelle del mio dritto e duro pene mi sembrò di sentire dei passi e subito dopo ebbi la sensazione che dietro alla porta del bagno ci fosse qualcuno. In realtà avevo ragione, Anna era rientrata prima del previsto da scuola e accortasi che mi stavo facendo il bagno e non solo, morbosamente incuriosita, stava cercando di spiarmi in silenzio dal buco della serratura. Tutto questo lo compresi quando insospettito da quei strani rumorini al di fuori della stanza da bagno, stando nella vasca chiesi: "C'è qualcuno? Sei tu Anna? Non fare scherzi...se sei tu vieni pure avanti...la porta è aperta...". Dopo qualche breve attimo di silenzio vidi la maniglia abbassarsi lentamente e la rossa australiana, oramai sentitasi scoperta, entrò cercando di fare l'indifferente chiedendomi se avevo bisogno di qualcosa. Stavo per risponderle: "no grazie, va tutto bene" quando ripensandoci dissi a me stesso: "e perché non fare un tentativo?" così le chiesi se fosse stata così gentile da lavarmi la schiena. La vidi dapprima indecisa, ma poi si rimboccò le maniche, si sedette sul bordo della vasca da bagno e infilatasi il guanto di spugna cominciò a passare la sua mano su e giù sulla mia schiena che nel frattempo avevo curvato. Trascorsi un paio di minuti e vedendola più rilassata raddrizzai la schiena appoggiandola ancora alla vasca e la invitai a fare lo stesso sul mio torace. In quella posizione, per il momento Anna poteva vedere chiaramente solo la ...