1. Dal diario di uno sconosciuto


    Data: 15/02/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    Poniamo che rinveniate uno di quei quaderni che usavano gli scolari negli anni '50 del secolo scorso: quelli con la copertina nera, i bordi rossi e i fogli ingialliti.
    
    Lo sfogliate notando che le pagine sono state scritte con ben chiara calligrafia, come sapevano fare i bravi scrivani di un tempo.
    
    Date una sbirciata all'interno delle pagine e subito vi accorgete sia del contenuto scabroso e sia che più che un quaderno quello è stato il diario di qualcuno: di un prete per la precisione.
    
    La curiosità vi prende la mano, lo leggete tutto e poi estrapolate alcune pagine per accorparle e ricomporre una "quasi storia" da pubblicare su questo sito
    
    Avete però un problema: collocarlo in una delle categorie previste, poiché la storia è atipica. Poi pensate che un prete dovrebbe essere casto e se non lo è, come è evidente che non lo sia stato colui che ha scritto il diario, tradisce la sua promessa solenne e solo per questo decidete di pubblicare il tutto nella sezione "Tradimenti".
    
    Le pagine estrapolate prima e raggruppate dopo sono quelle appresso riportate.
    
    Seminario Vescovile di Civita Sant'Andrea- 12 Ottobre 1959
    
    Rientriamo nella camerata tutti un poco attoniti noi giovani seminaristi. Don Antonio ci ha parlato di etica, di morale, di impulsi sessuali, di peccato, di un sacco di cose. All'inizio abbiamo ridacchiato un poco. Poi ci ha severamente redarguiti, ha parlato con solennità ed autorevolezza, ci ha intimiditi e lo abbiamo ascoltato con estrema ...
    ... attenzione. Lui, conscio di aver conquistato la nostra concentrazione ci ha bersagliato di brutto con parole più sferzanti delle frustate. Eppure ha usato parole suadenti, toni pacati ma penetranti, come lame taglienti che affondano nella carne senza far male mentre tagliano e solo a squarcio avvenuto senti il bruciore, il dolore, e vedi il taglio difficile da rimarginare ed il sangue che sgorga.
    
    Ci ha toccati nel vivo, ci ha fatto vergognare dei nostri pensieri, perché è inutile mentirci, anche se siamo seminaristi orientati verso il sacerdozio, alla sessualità ci pensiamo anche noi, se non altro per chiederci cos'è veramente quello al quale rinunceremo accettando l'ordinazione sacerdotale. Proprio lui, Don Antonio, l'anno scorso ci ha parlato della donna e dell'uomo, di come Dio li ha creati per la procreazione, di come li ha plasmati l'uno complementare all'altro, facendoci innamorare degli esseri umani quali creature predilette del Signore. Oggi invece ha quasi ribaltato il concetto, parlandoci della sessualità come peccato, della donna quasi personificazione del demonio con le sue arti di tentatrice fatti passare per seduzione. Dalle facce dei miei amici capisco che come me anche ognuno di loro è stato colpito nel vivo.
    
    Anche loro come me devono aver immaginato tante volte una donna nuda, ma una vera non disegnata come quella sul libro di scienze naturali, al capitolo di anatomia umana. Diamine se ci ho pensato! Tante volte pure. Mi piacerebbe e come toccare un seno. Quando ...
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