1. Dal diario di uno sconosciuto


    Data: 15/02/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    ... pensieri. Non li posso soddisfare, gli do un contentino e si placano”.
    
    “Che contentino?”
    
    “E dai! Che sono domande da farsi? Mi tocco!”
    
    “Ma è peccato!”
    
    “Veniale, perché lo faccio per evitare tentazioni più grandi. Non mi dire che tu non ti tocchi mai”.
    
    “Qualche volta!”.
    
    “Uhm...dove lo fai? In bagno o sotto le coperte?”.
    
    “Una volta sotto le coperte ho sporcato le lenzuola e da quella volta sto più attento..”,.
    
    “Vai in bagno allora, come me”.
    
    “Qualche volta, però adesso cambiamo discorso”.
    
    “Perché? Ti sta venendo duro per caso? Sei diventato rosso! Sì, ti sta venendo duro pure a te!”,
    
    ”Che significa pure? Anche tu ce l'hai duro?”
    
    “Altro che, vuoi sentirlo? Toccami dai” mi ha detto Guido allungando lui la mano per toccare me e il suo tocco ha accelerato la mia erezione.
    
    Guido ha afferrato di prepotenza la mia mano per portarla tra le sue cosce. Avrei voluto ritrarla, ma la percezione di qualcosa di sostanzioso sotto la stoffa è stata gradevole e prima di ritirare la mano, ho stretto un poco le dita. Ho capito che ce l'ha ben grosso il mio amico. Quando Guido mi ha proposto sottovoce di andare insieme a placare le nostre tentazioni in bagno, non ho resistito e gli ho detto di sì. In fondo non solo la figa ho mai visto, ma neanche un pene maschile, anzi mi piace di più chiamarlo cazzo, e quello di Guido doveva essere un gran bel cazzo, ho voluto vederlo.
    
    Giacché c'eravamo, una volta in bagno non solo io ho visto il suo ed lui il mio, ma ...
    ... ce lo siamo toccati a vicenda. Io ho dato un contentino al suo appetito e lui al mio.
    
    E' stato molto piacevole.
    
    Ho detto a Guido che se facevo ancora in tempo volevo confessarmi e mi ha redarguito: "Non fare lo scemo tirando in ballo anche me. Se proprio vuoi parlare, dì che ti vengono a volte di quei pensieri e che ti capita di lasciarti andare ad atti impuri. Ai preti piace questa espressione, ci fai bella figura e se ti chiede i dettagli tu di che ti vergogni a parlarne e vedrai che avrai l'assoluzione con una penitenza lieve. Dammi retta, sto in seminario da prima di te e so quel che dico”.
    
    “Però, in fondo hai ragione anche tu, dev'essere un peccato veniale, in fondo l'abbiamo fatto per resistere alla tentazione di andare a donne. Quello sì che sarebbe un peccato grave”.
    
    “Mortale!Sarebbe peccato mortale quello”
    
    Seminario Vescovile di Civita Sant'Andrea- 18 dicembre 1959
    
    Caro diario, ci è andata bene. Nella perquisizione degli armadietti non ti hanno trovato. Per fortuna ti avevo messo in mezzo ai libri e per distrazione ti ho preso per portarti in aula. Quelli di altri miei amici sono stati trovati e purtroppo letti. Mi sa che dobbiamo separarci. Non ti strapperò come Don Filippo ci ha detto di fare, sei stato per me come un amico e strapparti sarebbe come uccidere un amico. Ti porterò a casa . Tra pochi giorni torneremo in famiglia per le festività natalizie e ti porterò con me, ti lascerò nella cassetta delle cose care che ho chiuso con un lucchetto, a ...
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