Dal diario di uno sconosciuto
Data: 15/02/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Zindo
... stupidaggine, anzi guarda la faccio, ma solo per aiutarti a ricordare, ti faccio vedere il mio, tu dimmi se era più grosso o più piccolo di questo? Aspetta, Chiudi bene quella porta che mi alzo la tonaca e apro i calzoni...ecco, hai chiuso la porta? Vieni, guarda, guarda, rispetto a questo, com'era?”
“Era diverso, non so spiegarti bene, ma era simile e diverso”,.
“Più bello o più brutto?”.
"Come faccio a dirlo, sono belli tutti e due”
“ Ma quello era più duro o più morbido del mio? Prova a toccarlo e poi dimmi se c'è differenza”.
"Don Armando, ma perché non toccate voi il mio? Sta venendo duro pure a me”.
“Davvero? Di già? Fammi vedere, fammi vedere, si apri apri, tira fuori.. ullallà... ma non sei più un ragazzino, ce l'hai già da uomo...e come ce l'hai fatto bene!”
Caro foglio di quaderno, è stato troppo bello per potermi tenere tutta la gioia dentro, lo dovevo dire a qualcuno che è stato bellissimo. Di certo non lo posso dire a Guido che è geloso. Però credo che andrò spesso a confessarmi da Don Armando. Lui non è come Guido che mi tocca con la mano e vuole essere ricambiato. Don Armando oggi me lo ha lavorato con la bocca. Sarà pure peccato, ma quant'è stato bello. Tanto bello che ho dovuto esternarlo e per questo, non potendo parlarne , l'ho scritto.
Parrocchia di Sant'Antonio al monte 30 giugno 1965
Sono in questa parrocchia da più di quattro mesi ormai, al fianco di Don Luigi, il parroco cui sono stato affiancato. E' strano Don Luigi con le ...
... contraddizioni che ha tra le solide certezze che sembra avere quando mi parla per darmi consigli e direttive ed i grandi dubbi che a volte esterna su questa epoca che la Chiesa sta vivendo, epoca di rinnovamento, di cambiamenti.
Oggettivamente anche io percepisco un' aria nuova, totalmente diversa dagli insegnamenti ricevuti in seminario. Là, tanta teoria; qui, da Don Luigi, tanta realtà terrena.
Ieri ho festeggiato il mio primo anno di sacerdozio. Poco per cominciare a fare dei bilanci come prete. Ne faccio però come uomo: è ora.
Il vescovo ha atteso mesi dopo la mia ordinazione per concedermi la facoltà di confessare e mi sembrava ingiusto questo lungo attendere. Convengo ora che ha fatto benissimo. In questa parrocchia confesso da quando sono arrivato e purtroppo Don Luigi delega quasi sempre me a quest'incarico. Dico purtroppo perché non so quanto io sia pronto. Ci sono alcuni, anzi alcune, che utilizzano il sacramento per provocarmi. Oggi per esempio, quella, sempre lei, sempre la stessa, prima, parlando in presenza di altri ha fatto la sciocchina come sempre dicendo le solite cose di me: che sono un bel prete, il più bello della diocesi, che le donne delle altre parrocchie invidiano quelle della nostra solo per me e altre cavolate come quelle che dice sempre e che comunque, anche se mi fanno arrossire un poco mi lusingano pure. Anzi no: mi lusingherebbero, se non fosse lei a dirle. Già, perché anche oggi, andate via le altre persone, si è fatta seria e mi ha ...