Per giocare con entrambi - 1
Data: 08/10/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad, Fonte: Annunci69
... espediente per attirare gente, e che al momento dell’incontro, il “giovane superdotato”, a cui in realtà miravo, non sarebbe stato assente per qualche improvvisa e imprevista causa di forza maggiore?
Comunque, chiamai e mi rispose una calda voce maschile dall’accento morbido e suadente, che mi impressionò alquanto favorevolmente, devo dire.
Era Giulio, il quarantenne: mi spiegò di essere lui ad occuparsi delle relazioni sociali.
Gli chiesi conferma circa il tono dell’annuncio e lui mi assicurò che era tutto vero, anche la superdotazione dell’amico, un cazzo di venticinque centimetri per diciotto di
circonferenza, che mi strappò un fischio di ammirazione.
“E si riesce a prenderlo?”, gli chiesi.
“Liscio come l’olio, non preoccuparti.”, mi assicurò lui.
Chiacchierammo ancora un po’, quindi fissammo un appuntamento a casa sua per il sabato successivo alle 15. A differenza di tanti che preferiscono gli incontri serali, io scelgo sempre il pomeriggio, perché se va male, ho la possibilità di tirar fuori un pretesto plausibile e filarmela; se invece va bene… ho più tempo da dedicare ai piacevoli sollazzamenti!
Comunque, i momenti che precedono un incontro sono sempre accompagnati da grandi palpitazioni: cerchi di immaginare com’è la persona che devi conoscere, cerchi di prevedere come potrebbero andare le cose, fingi nella tua mente accenni di conversazione, di azione… Ma su tutto pesa la grande incognita: come sarà? Gli piacerò? Mi piacerà? Le foto possono ...
... dire fino a un certo punto, lo sappiamo tutti… quando non si rivelano un vero e proprio flop.
Come da copione, quel sabato a mezzogiorno avevo lo stomaco contratto e riuscii a malapena a sbocconcellare un paio di biscotti; così preferii prepararmi all’incontro nel migliore dei modi. Feci la doccia e altre cose per essere sicuro di una perfetta pulizia interna ed esterna; feci un po’ di stretching al buco del culo, massaggiandolo con le dita e aprendomelo con un dildo; indossai un perizoma sexy da gran troia e alla fine uscii di casa pulito, profumato e pronto all’azione.
Qualche minuto prima delle 15 ero davanti alla casa dei due, un palazzone abbastanza anonimo di media periferia. Suonai il campanello.
“Sì?”
“Gianni”, risposi.
“Vieni. Terzo piano.”
Appena si chiuse la porta e l’ascensore si mosse, mi sentii riprendere dall’ansia; allora feci un profondo respiro e cercai di calmarmi: ormai non potevo più tornare indietro. Uscito dall’ascensore, vidi socchiusa una delle tre porte che si aprivano sul piano. Era quella: mi ci diressi e mentre stavo per bussare, il tipo l’aprì e, con un largo sorriso, mi fece cenno di entrare. Ci stringemmo la mano e lui chiuse la porta. Devo dire che fin dalla prima occhiata, rimasi positivamente colpito: Giulio era un quarantenne decisamente in forma, sul metro e settanta, capelli castano con qualche filo grigio alle tempie; piacevole il volto dai lineamenti regolari.
Indossava una camicia, aperta su un petto appena velato da ...