1. Per giocare con entrambi - 1


    Data: 08/10/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... una leggera peluria, e un paio di pantaloni cascanti, che io trovai molto sexy addosso a lui. Mi fece accomodare in soggiorno, su un divano ampio e confortevole che, pensai subito, doveva averne viste di tutti i colori.
    
    “”Paolo si scusa, ma gli è capitato un impegno imprevisto. Se tutto va bene, ci raggiungerà fra poco.”, disse lui, sedendomisi accanto, dopo aver portato un paio di drink.
    
    La classica scusa! Ma, se non altro, lui sarebbe stato un premio di consolazione di tutto rispetto.
    
    “Beh, intanto possiamo cominciare noi…”, feci con un sorriso, poggiandogli una mano sulla coscia.
    
    “Ehilà, come corri!”, rise lui.
    
    “Siamo qui per questo, no?”, e feci spudoratamente scivolare la mano verso il suo pacco.
    
    “Non vuoi che mettiamo un filmettino, tanto per scaldare l’atmosfera?”
    
    “A me sembra già abbastanza calda…”, risposi, portandogli decisamente la mano sul montarozzo e sentendomi sotto le dita la sua consistenza già dura.
    
    Erano passati sì e no cinque minuti dal mio arrivo e già eravamo lì a fissarci con gli occhi
    
    accesi di libidine, la mia mano sul suo pacco e la sua che mi risaliva la coscia verso la medesima destinazione. Qualche altro secondo e le nostre bocche erano incollate insieme, le nostre lingue guizzavano l’uno contro l’altra in una frenetica danza d’amore, mentre le mani si palpavano vicendevolmente fra le gambe con cupida bramosia.
    
    Fu un lungo momento di fibrillante abbandono. Appena mi riscossi, gli slacciai febbrilmente i pantaloni, ...
    ... gli tirai giù la zip, infilai la mano nella patta, rovistando alla ricerca di un passaggio, e finalmente arrivai a contatto della sua carne rovente. Impugnai a tutta mano il suo randellone e a fatica glielo tirai fuori, rimanendo per un attimo a fissarlo.
    
    Era un cazzo non molto grande, ma davvero bello: sarà stato sui sedici centimetri, poderoso e aggraziato. Tirai giù il prepuzio e il glande venne fuori interamente, roseo e bagnato. Sentii l’aroma pungente della presborra e non riuscii più a trattenermi: con un mugolio, mi ci fiondai sopra e lo presi in bocca, inebriato dal gusto salaticcio della bava che lo ricopriva.
    
    Con un gemito, Giulio si abbandonò contro lo schienale del divano e lasciò che mi godessi il frutto della sua virilità. Succhiai avidamente quel frutto sugoso, poi mi risollevai e lasciai che fosse lui ad aprirmi i pantaloni e a tirarmi fuori il nerchio congestionato, sul quale si lanciò con una bramosia non inferiore alla mia. Me lo succhiò e leccò, finché non fu placata anche per lui la prima urgenza.
    
    “Spogliamoci, dai.”, mi disse poi e si alzò, cominciando a togliersi con furia tutto quello che aveva addosso.
    
    Io rimasi seduto a guardarlo e quando fu nudo, me lo tirai vicino e ripresi in bocca il suo frutto sugoso, mentre con le mani gli lisciavo a palpavo le chiappe meravigliosamente levigate e sode. Ma anche lui era impaziente, così dopo un po’ mi tirò in piedi e mi spogliò con le sue stesse mani. Mi tolse camicia e maglietta, carezzandomi il ...