1. La prima volta di stefania. io cuckold e tradito con un nero sono felice


    Data: 16/02/2019, Categorie: Tradimenti Autore: SexCulture

    ... addosso. Era tutto terribilmente eccitante.
    
    Quel giorno al bar siamo andati oltre. Stefania giocava con quel tipo, aprendo e chiudendo le gambe, mettendo i piedi nudi sulla sedia e abbracciandosi le ginocchia, offrendo la vista della figa con pochissima peluria bionda a quello che credevamo essere in nostro potere e che di lì a poco ci avrebbe smentito così concretamente.
    
    Dopo un po’ che Stefania troieggiava con il tipo, quello si alza e se ne va.
    
    Il gioco è finito. Ci alziamo eccitati come non mai e ci avviamo alla macchina. Non vediamo l’ora di appartarci e di fare l’amore. La macchina è nel parcheggio semivuoto, il parcheggio è a elle ed io avevo parcheggiato nel lato corto dell’elle; dall’edificio della piscina la macchina non si vedeva, coperta da piante e da un canneto.
    
    Arriviamo alla macchina, apro, faccio il giro per salire e sento Stefania lanciare in urletto soffocato, seguito da un gemito “ oohhhh, ahhh”; sarà stato meno di un secondo, mi giro e vedo l’uomo (quello che con l’ingenuità credevamo in nostro potere) dietro Stefania, che la abbraccia. Ma non sta fermo, si muove, è come se…come se la stesse scopando!
    
    Stefania ha gli occhi spalancati, sbarrati, respira ad intermittenza, geme. Io non credo ai miei occhi, non credo a quello che sto vedendo. Giro intorno alla macchina, muovendomi piano, come in un sogno o in un incubo. Sono accanto a loro. Stefania è appoggiata alla macchina, la porta già aperta, ha la gonnellina sollevata fino alla ...
    ... pancia, è in punta di piedi e lui è dentro di lei e la sta penetrando. Intravedo il suo cazzo entrare e uscire dalla sua figa, lui è molto più alto, praticamente la solleva con il cazzo, Stefania cerca di assecondarlo alzandosi in punta di piedi…vedo il suo piedini tesi, ha perso una delle infradito ed e’ rimasta scalza.
    
    Il porco ci ha seguiti silenzioso, o si è appostato. Le è arrivato dietro come un gatto e con il cazzo duro già in mano non ha avuto problemi a metterglielo dentro. Lei era senza mutande, e lui lo sapeva bene. Lei era eccitata. E lui probabilmente sapeva anche questo. Ha fiutato la preda, e l’ha presa, rapido come una fiera.
    
    Come risvegliandomi da un sogno, urlo di lasciarla stare. Lui si gira mi guarda per un secondo e m’intima: “guarda che non arrivi nessuno mentre me la scopo, se arriva qualcuno dobbiamo andare da un’altra parte…. Ahhhh, che troia che c’hai…me la facevate annusare, che cazzo ti credevi. Come me la scopo bene adesso la tua troietta ahhhh..adesso te la rovino”.
    
    Aumenta il ritmo e anche la forza. Stefania geme e urla. Lui le mette una mano sulla bocca, le avvicina la bocca all’orecchio: “piano troia, urla piano…senno magari qualcuno ci interrompe…ti piace troia come ti sbatto….ti hanno mai presa cosi’”. Sentendo le urla di Stefania mi scuoto, gli dico di fermarsi, che le fa male. E’ Stefania questa volta a stupirmi, togliendosi la sua mano da davanti la bocca mi tranquillizza:” ahhh…no….non mi fa male…ormai e’ dentro…lascialo ...
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