Nelle sue mani - 3
Data: 19/02/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Gay / Bisex
Sensazioni
Altro,
Autore: Naughty Bard
... che sia tutto un errore, un enorme fraintendimento. Ma non ci vuole un genio per capire che non è affatto così e io mi ritrovo con la bocca aperta. Un senso di nausea mai avuto prima mi invade il cervello mentre il piscio giallo, schiumoso e maschio del giovane stallone nero si riversa nel bicchiere, riempiendolo velocemente. Mi gira la testa. Mi sento svenire� dal terrore. Di colpo, le bocconate che Fabio mi ha fatto ingoiare poco prima, mi sembrano stranamente invitanti. Come cambiano le prospettive in pochi minuti! Sarei più che disposto ad essere la sua lurida latrina per il resto della vita pur di non avvicinarmi neanche a questi due.La pisciata da cavallo finisce tra le chiacchiere dei giovani e Akil prende una rivista dalla tasca posteriore dei suoi jeans. Se li cala e si siede sul cesso. E� un altro mostro, come l�amico. Si mette a sfogliare quello che dev�essere un giornaletto porno perché comincia a toccarsi.Yusuf posa intanto il boccale sul lavabo. Ha l�aria contenta e soddisfatta mentre si riabbottona i jeans. Un altro scambio di frasi e se ne va alla finestra accendendosi una sigaretta.Il pene di Akil sta cominciando ad indurirsi e, pian piano, tira indietro la pelle del glande, liberando la cappella. Seguo come un automa quei movimenti, concentrandomi come mai prima, per non vomitare. I miei limiti sono testati di continuo e la mia sopportazione aumenta man mano. Ma questo è davvero troppo. La cappella gonfia e scura è completamente ricoperta di una patina ...
... bianchiccia. COMPLETAMENTE! Quanto cazzo è che non si lava, questo?! Non ho mai provato tanto ribrezzo in tutta la mia vita. E� una sensazione orribile. ORRIBILE!I minuti passano e lui ha cominciato a masturbarsi più velocemente, adesso, ha le gambe aperte e fa su e giù come fosse nel cesso di casa sua. Yusuf ha finito intanto la sua sigaretta e la spegne sul davanzale della finestra, prima di buttarla fuori. Non ci vuole molto perché Akil si alzi in piedi buttando a terra la rivista e prendendo il suo bicchiere. Grugnisce in maniera animalesca, o perlomeno è così che io lo vedo, e ci sborra dentro copiosamente. Se lo spreme a fondo per raccogliere ogni goccia. Ha un bel viso rilassato, adesso.Un orgasmo. Quell�impagabile sensazione di liberarsi le palle dallo sperma accumulato, mentre i pensieri ti sfrecciano liberi tra i più sfrenati desideri, quelli più intimi e selvaggi. Una sensazione che tutti gli uomini hanno ben presente. A me sembra un ricordo un po� sbiadito. Mi rendo conto che sono giorni che non mi masturbo, giorni in cui ho visto altri uomini sborrare e spassarsela sotto i miei occhi, per poi assumere quella consueta aria rilassata. Eppure lo facevo di continuo, era il mio sollazzo quasi quotidiano. Ora mi viene da vomitare al pensiero, perché ho visto il frutto di quel naturale gesto, così maschio e possente, finire della mia bocca più di una volta e so perfettamente di aver appena cominciato. In fondo, il mio inferno non dura da più di tre giorni, che cosa sono tre ...