1. Nelle sue mani - 3


    Data: 19/02/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Gay / Bisex Sensazioni Altro, Autore: Naughty Bard

    ... tutto vero� lui mi possiede� e�� esito un attimo, poi lo guardo negli occhi e con il cuore in mano gli dico ��e se nelle tue palle c�è il suo stesso sperma� beh, quanto è vero dio, io DEVO servire anche te, padrone�� comincio a singhiozzare sull�ultima parola. Mi accuccio di nuovo e torno a carezzargli con la faccia il dorso del piede che puzza ostentatamente di giovane maschio. Che schifo. Perché lo sto facendo, non mi è stato ordinato! Eppure lascio che il suo odore, come già quello del fratello, mi penetri sotto pelle, strusciata dopo strusciata. Lui mi guarda attento, adesso, ancora senza parlare e il suo pene è rimasto a metà, evidentemente il vedermi in quello stato non gli fa poi tanto ribrezzo.�Vedi lui� lui mi ha spedito qui e se esco da questo bagno senza che tu mi abbia usato per uno qualsiasi dei tuoi bisogni io� sono fottuto, Fabio� ti prego�� concludo e bacio qualche altra volta la sua pelle chiara, inumidita dalle mie lacrime. Dopo qualche secondo sento la sua voce:�Gianni�� alzo la testa e lo trovo a guardarmi, è sempre imbarazzato ma ha una strana espressione, probabilmente gli faccio pena ��non so se ho capito quello che hai detto e a dire il vero non so se voglio capirlo� però una cosa l�ho capita�� si tira indietro gli occhiali prima di dirmi ��tu sei malato�� non me lo dice con cattiveria, è una semplice quanto platealmente ovvia constatazione dei fatti ��e di brutto�� rincara. Abbasso lo sguardo ��però� sei mio cugino e� se posso aiutarti� insomma, hai ...
    ... detto che non puoi uscire di qui finché non ti ho�� non trova la parola, o forse non riesce a dirla.��usato�� suggerisco io. Lui prende fiato e sbuffa:�Uffa, io sono entrato qui dentro per farmi una sega in santa pace, adesso tu sei lì in ginocchio a dirmi �ste cose, mi chiami padrone, che cavolo dovrei fare?� è indeciso sul da farsi e aspetta che sia io a dirglielo, alla fine è solo un ragazzino. Non gli rispondo ma se non prendo l�iniziativa sono nella merda, metaforicamente parlando, stavolta.Allungo una mano e lui mi guarda ma non dice niente. Afferro dolcemente la sua asta barzotta che è così calda. Lui apre la bocca ma continua a non fiatare. Il suo respiro è un po� accelerato, come i battiti del suo cuore. Sospira allibito però è compiaciuto del contatto, glielo leggo negli occhi. Chissà, magari la mia è la prima mano estranea che lo tocca. Comincio a muoverla su e giù, lentamente e la sua orgogliosa virilità me la riempie pian piano. Glielo meno a venti centimetri dalla mia faccia e Fabio mi arriva dentro le narici, arpionandomi il cervello. Quell�odore di sporco e sudato, dato da un�altra giornata terribilmente afosa quanto spensierata, passata probabilmente in giro con i suoi amici e speziato con quel tocco di testosterone a mille che gli adolescenti rilasciano a manetta, mi investe fiero e prepotente.Lo guardo negli occhi mentre lui già non protesta più. Questa nuova sensazione, evidentemente molto piacevole, gli impedisce di farsi ulteriori domande. Si è rassegnato ...
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