SecreTary
Data: 20/02/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Vanj B.
... risposta. Indosso un vestito sobrio e castigato “come se andassi a lavorare” e penso ancora a ieri a come siamo dovute scappare da quella discoteca aiutate dal buttafuori per evitare “secondo me” di essere violentate. Esco di casa., apro la portiera dell’auto e dico: buonasera dottor R., eccomi qua!. Lui aspetta che salgo e la richiudo e risponde: signorina B., visto che non siamo in ufficio, che ne dice se ci diamo del tu?. Ciao., rispondo ridendo e porgendogli la mano, io sono Gilda. Diego, dice lui stingendomela, grazie per non avermi fatto passare una serata da solo. Come mai?, gli chiedo mentre partiamo. Mia moglie ed i miei figli sono andati in città ad assistere ad un’opera teatrale che ritenevo assolutamente pallosa e.., credo d’aver fatto bene a rinunciare, dice guardandomi sorridendo. Quanti figli hai?, gli chiedo. Tre, due maschi e una femmina.. Con mia sorpresa, andiamo nello stesso ristorante dove m’ha portata Nadi la prima volta, probabilmente è uno dei più quotati da queste parti penso; l’altra volta sembravamo due lesbiche, ora invece, sembriamo padre e figlia. Cominciamo a parlare di lavoro e scopro alcune cose che non sapevo, poi della sua famiglia e della mia “e gli dico di Luca”, e andiamo a finire sul cinema la televisione e la politica “e bevo qualche bicchiere di vino di troppo”, insomma una bella serata con lui che mi dà l’impressione d’essere un uomo molto sicuro di sé e molto simpatico “è pieno di battute e mi fa ridere un sacco”. Quando siamo ...
... sotto casa mi dice: grazie della compagnia, è stata una bella serata, sicuramente meglio di qualsiasi opera abbiano inventato fin’ora. In quel momento capisco che non farà nulla d’altro, un uomo serio e, come si dice, tutto d’un pezzo; non so cosa mi succede ma gli metto le braccia al collo e rispondo: si! è vero!., però se vuoi!., puoi salire da me. Mi fissa con lo sguardo e..: sei sicura?, mi dice. Stai tranquillo non sono ubriaca, rispondo, anche se ho bevuto un po’ più del dovuto. Appena si chiude la porta di casa alle nostre spalle mi solleva come una piuma e mi prende tra le braccia, mi porta in camera mentre gli butto le braccia al collo e comincio a baciarlo. M’adagia sul letto e mi spoglia senza frenesia e ma con desiderio e quando vede che sono tutta rasata dice con un’espressione di compiacimento: cazzo!., ho sempre desiderato di vederne una. Si spoglia ma già vedevo il gonfiore sotto i pantaloni e, quando prendo nella mano il suo membro ero già tutta bagnata e dico: com’è grosso!., e com’è caldo!., dai!., mettimelo dentro. Diego sa bene dove mettere le mani e, mentre mi scopa, mi fa avere un orgasmo “prima di lui” senza che faccio nulla per aiutarlo, però, scopro che il suo desiderio non è il mio sesso ma la mia bocca. Cerco di succhiarlo nel modo migliore e lui schizza il suo sperma dentro di me, cosa a cui non ero abituata “era la prima volta” così che qualche goccia mi scende in gola facendomi tossire e sputare fuori tutto malamente. Scusa!., scusa!, mi dice ...