1. Pinone il fratellone


    Data: 23/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: dare_devil, Fonte: Annunci69

    “Guardate, lo so. Non mi credete più, e vi capisco. Ma vi assicuro che stavolta è diverso. Si tratta di un affare sicuro e...”
    
    “Ora basta! Hai una moglie, un figlio e tra poco ne arriva un altro. La devi smettere. Non ti daremo più manco mezzo centesimo. Basta!” La solita scena, le stesse voci, le medesime imprecazioni. A cambiare era solo l'importo del prestito che mio fratello cercava di estorcere ai nostri genitori anziani. Pinone, così chiamato sin dall'adolescenza per la sua stazza fuori misura, non era malvagio. Anzi, a modo suo, era anche un altruista. Se poteva darti una mano, lo faceva, salvo poi fregarti in un secondo momento, ma non per cattiveria o avidità. Semplicemente per via dell'ennesimo debito contratto chissà come.
    
    Era sempre stato incapace di gestire se stesso, come un eterno ragazzino costantemente a caccia di guai. Le amicizie sbagliate, le bravate, qualche furtarello, il tentativo fallito di mettere su una coltivazione di erba, poi anche qualche mese in gabbia. I miei erano disperati. Uscito di galera, ventiduenne, sembrava avesse finalmente messo la testa a posto, un piccolo impiego in un'officina e la voglia di rimettersi in riga, di costruirsi una vita. Ma le teste calde sono fatte così. C'è sempre una via più avventurosa e facile per ottenere qualcosa. E da lì la scoperta delle scommesse...Qualche vincita, seguita puntualmente da altrettante perdite, che diventavano debiti, per ripagare i quali venivano richiesti dei prestiti, camuffati ...
    ... dietro finanziamenti per improbabili affari...Insomma, questo era mio fratello, Pinone, ormai quasi quarantenne, spiantato e sprovveduto come se non peggio di quel ragazzotto bello e sbandato con cui avevo diviso una cameretta negli anni dell'infanzia e della adolescenza.
    
    Era bello, sì. Non fraintendetemi, non mi riferisco a quel bello che trovate in qualche rivista di moda, tutto scolpito, tutto depilato e col visetto pulito e perfetto. Lui era bello come può essere bello un pugile: un cristone robusto, non grasso ma grosso, con manone e piedoni, collo taurino, una folta peluria nera che non lasciava quasi vedere la sua carnagione naturalmente scura, ereditata da nostro padre e soprattutto dai nonni siciliani. E poi un viso dai lineamenti marcati, che lo rendevano molto simile ad un giocatore di rubgy della nazionale francese, Yoann Maestri che, se non conoscete, vi invito a cercare subito in rete per colmare questa imperdonabile lacuna. Ai miei occhi, sin da ragazzino, mio fratello maggiore era una sorta di totem della virilità, oggetto di ammirazione e soggezione al tempo stesso. Otto anni più grande di me (lui il primogenito, due sorelle e poi io, il più piccolo), Pinone non era mai stato portato per lo studio, ma in compenso era il più forte di tutti in ogni sport, era il capobanda, quello che sapeva smontare e rimontare i motori, che cambiava ragazza ogni mese, che beveva, fumava, esagerava in ogni cosa, un po' smargiasso e un po' ingenuo al tempo stesso. Io era il suo ...
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