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Vacanze al cairo - capitolo 3
Data: 24/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2
Eccoci alla terza puntata, fatemi sapere cosa ne pensate. Capitolo tre Quando arrivammo all’albergo gli uomini stavano evidentemente parlando di qualche cosa di sconcio perché quando entrammo interruppero immediatamente la conversazione. “Perché non porti Michele nella tua stanza e ti fai aiutare a disfare i bagagli?” Suggerì mio padre. Presi la chiave della mia stanza dalla tasca e chiesi al mio nuovo amico se voleva aiutarmi. “Ok.” Disse: “Andiamo.” Quando fummo nella stanza gettai le due valige sul letto, feci scattare le serrature e le aprii. Mi guardai intorno, stavo decidendo mentalmente dove mettere le cose quando Michele prese una bracciata di vestiti dalla valigia più vicina, aprì un cassetto dell’armadio e li lasciò cadere dentro. “Così non ci vorrà molto.” Rise: “Prendi il resto e mettilo là” Aggiunse indicando il grosso guardaroba contro il muro: “Poi potrai raccontarmi un'altra storia eccitante.” In due minuti finimmo di disfare le valige. Dopo tutto avrei potuto mettere a posto il giorno dopo, per il momento ero molto più interessato ad entrare nei suoi pantaloni o almeno dare un'occhiata alla sua attrezzatura. Michele si sedette sul letto lasciandomi l'unica sedia della stanza su cui sedermi. Io cominciai esitante: “Bene, c'è questo ragazzo alla mia scuola che continua a masturbarsi.... “ Poi continuai inventando la maggior parte della storia. Per tutto il tempo che parlai guardai il suo inguine cercando di vedere qualche segnale ...
... dell'effetto che speravo di avere su di lui. Fortunatamente il suo modo di stare seduto sul letto aveva tirato i pantaloncini stretti nel suo inguine e non solo riuscivo a vedere un contorno quasi perfetto del suo uccello e delle palle, ma anche un po’ delle mutande succinte attraverso la gamba degli shorts. Questo mi ispirò maggiori spunti di fantasia mentre continuavo con la mia storia. Non passò molto prima che Michele si alzasse, districasse i pantaloncini dall’inguine e si sedesse di nuovo, ma questa volta coi piedi sull’orlo del letto e ginocchia in aria, dandomi così la possibilità di guardare direttamente nei suoi pantaloncini. Tentando di non farlo vedere, continuai a sbirciare dentro e finalmente vidi che stava avendo un’erezione. Dopo alcuni altri minuti mi interruppe e disse che doveva andare in bagno. Si diresse verso il bagno, aprì la porta ed entrò lasciandola aperta. Mentre tentavo rapidamente di pensare a qualche altra storia da raccontargli, mi resi conto che non c'era alcun rumore che indicasse che stava usando il water. “Tony” Lo sentii chiamare: “Vieni a guardare.” Quando attraversai la porta rimasi sbalordito nel vederlo giocare con un’erezione enorme! “Guarda cosa hai fatto” Ghignò: “Ora devo farci qualche cosa.” e cominciò a farsi una sega. “Fallo anche tu.” Aggiunse: “So che lo vuoi.” Non ebbi bisogno che me lo chiedesse una seconda volta. Lasciai cadere pantaloni e mutande, la mia verga saltò fuori, orgogliosa ed eretta, in attesa ...