1. Il profilo buono della donna sfregiata


    Data: 24/02/2019, Categorie: Sentimentali Autore: Edipo

    ... nuovo la parte del tombeur de femmes, ruolo ancora più necessario per le ambizioni che covava in un'epoca in cui a svelarsi per come era, avrebbe rischiato il confino. Un sogno di normalità, una voglia di salvare le apparenze lo spinse a chiedere in sposa Maria Eva. Perché proprio lei? Perché era bella e perché era povera e non avrebbe potuto non essere grata in eterno a chi se la prendeva in casa così com'era, con i soli vestiti che indossava. Il matrimonio, come detto, fu sobrio, con pochi invitati; i brindisi augurali furono comunque numerosi mentre Luciano pensava all'addio al celibato della sera prima, quando Bruno e gli altri lo avevano portato in un bordello di lusso e lui era rimasto a fumare guardando la bellissima donna che aveva incassato un lauto regalo per starsene sul letto a leggere un rotocalco. "Sì, vogliamo avere tanti bambini", disse agli invitati, evitando di guardare la sposa che aveva appena accennato un sorriso. Tre gioni dopo passeggiava sul lungomare di Napoli. Maria Eva era rimasta in albergo, dopo avere ricevuto la solita dose di carezze e di frasi tipo: voglio che tu sia pronta, ti rispetto troppo. Il sole era abbagliante, la luce lo accecava; scugnizzi giocavano nudi sugli scogli, esibendo sconciamente gli acerbi sessi a donne e ragazzine che si trovavano a passare. Il malessere lo avvolgeva lento e inesorabile, uno spasmo che partiva dalla testa per terminare al basso ventre. Nella villa comunale, seduto su una panchina, un giovane dai baffetti ...
    ... incipienti, si divertiva a fare disegni sulla terra con un coltellino dalla lama appuntita. I loro sguardi si incrociarono, si riconobbero e il giovane si alzò indolente per incamminarsi verso un dedalo di vicoli poco distante, voltandosi di tanto in tanto per accertarsi di essere seguito. Luciano tornò in albergo ubriaco, si tuffò sul letto mettendosi a ronfare dopo un paio di minuti. Maria Eva scoppiò in lacrime. Che cosa non andava in lei? Eppure era sembrato così innamorato durante il corteggiamento e così delicato nel rispetto che le portava, al punto di sfiorarle appena la mano. Dove andava quando la lasciava sola? Sicuramente da qualche donnaccia, come del resto la notte prima delle nozze (aveva capito le allusioni del cugino e degli altri). Quando giunsero alla casa di campagna di lui, lei era triste e afflitta; l'anziano fattore, che la sapeva lunga, capì subito tutto, dal primo istante che li vide: conosceva bene il signorino e la notizia del matrimonio non l'aveva ingannato. Maria Eva era orgogliosa e riservata e non poteva certo aprirsi con lui ma comprese la pietà che l'uomo provava per lei, la qual cosa aumentò la vergogna di essere ancora nello stesso stato di quindici giorni prima e non aveva dubbi sul fatto di esserne la sola responsabile. La casa era brutta, il posto isolato e selvaggio; a parte il fattore, la gente di casa era scorbutica e poco rispettosa. Il più insolente era un garzone di cui non si capivano bene le mansioni e che veniva pagato per non ...
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