1. Jesolo - sabato


    Data: 26/02/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: VicentinoGrey

    ... brandina. Marco si denudò, infilò le ciabatte e, fatta una sosta nella capannina degli attrezzi, si diresse verso la spiaggia sabbiosa. Paola arrivò con quanto richiesto giusto in tempo per fornire il telo e consentire a Marco di stenderlo sul lettino pieghevole. Prese poi un guinzaglio, lo agganciò a una spranga di alluminio e lo infilò nel moschettone del collare indossato dalla schiava. - Prendi la lozione protettiva e poi me la spalmerai. Quando avrai finito, stenderai un asciugamano sulla sabbia e ti metterai seduta. Adesso mi prendo un po' di sole sulla schiena e quando mi girerò riprenderai a omaggiarmi con la tua bocca. La donna eseguì quanto le fu ordinato e si sedette sul telo, sotto il sole cocente della tarda mattinata. Approfittò del momento di disimpegno per spalmarsi di crema protettiva su tutto il corpo. Quando Marco si girò a pancia in su, Paola fu lesta a prendere in bocca il suo cazzo e a massaggiarlo con labbra e lingua. L'uomo allargò le gambe e implicitamente chiese alla donna di dedicarsi ai suoi testicoli. Il mugolio di soddisfazione diede alla donna la certezza di fare bene il suo compito. Quando i gemiti salirono di intensità, Paola affrettò i suoi movimenti con la testa, non trascurando di usare le mani per massaggiare i testicoli o il membro, a completamento di quanto stava facendo con la bocca. L' urlo animalesco che salì pian piano fino al cielo le fece capire che doveva tenere la bocca ben chiusa attorno al pene che schizzò potenti e copiosi ...
    ... getti di sperma. La donna ingoiò tutto e poi con la lingua completò la pulizia della mascolinità del suo padrone. Scosso dai fremiti del piacere, Marco rimase rilassato sul lettino per alcuni minuti. Poi si alzò e si diresse verso il mare dove fece il bagno. La schiava rimase in attesa del suo padrone nelle stesse condizioni e emozioni di un cagnolino. Quando vide l'uomo maturo uscire dall'acqua, luccicante di gocce, con le spalle allargate e il ventre appiattito dalla nuotata, ebbe un moto di orgoglio nel sentirsi privilegiata nel soddisfarlo e nel suscitare il suo interesse. Si distese poi al sole per asciugarsi. Quando il sole stava per raggiungere lo zenit, Marco si alzò, sciolse il guinzaglio dalla spranga del lettino e disse: - Andiamo a casa a pranzare. La sabbia è bollente, ma tu ti dovrai ingegnare a camminare a quattro zampe fino a casa. Una tortura semplice, ma tremendamente efficace. Perché il suo padrone voleva farla soffrire? Ubbidì e gemette a ogni doloroso passo che compì con le ginocchia e le mani. Il piacere nel toccare il legno della veranda fu immenso. Marco la fece alzare e spostare verso la parte più lontana della veranda rispetto alla porta di ingresso e poi, presa una canna d'acqua che era rimasta al sole, indirizzò il getto verso la schiava che sentì progressivamente il calore dell'acqua scemare fino quasi rabbrividire, quando il getto fu totalmente prodotto dal liquido freddo che sgorgava dall'acquedotto. Così rinfrescata, preparò il tavolo e il pranzo ...