Padre e figlio
Data: 26/02/2019,
Categorie:
Cuckold
Autore: Nadia76
... era troppo., Sicuramente voleva riservarmi un trattamento simile. Il mio orgasmo esplose, mi contorcevo stringendomi il seno tra le mani, i miei godo godo raggiunsero Carlo, che iniziò a scopare Laura, come un invasato. Quella visione m�incantava, mi gustavo il finale del mio orgasmo, quella sensazione di spossatezza che quelle contrazioni mi stavano lasciando. Anche Marco stava arrivando al suo traguardo, lo aiutai muovendomi su di lui con più impegno e poco dopo in contemporanea con Carlo e Laura sentì i suoi spruzzi caldi dentro di me. Mi accasciai su di lui allungando le gambe, così poté finalmente occuparsi dei miei seni, dei miei capezzoli. Rimanemmo qualche minuto accasciati nel guardare l�evolversi della situazione davanti noi. Laura spossata, sempre immersa in Carlo, gli accarezzava il petto e lo baciava con una dolcezza infinitaMa Vittorio voleva la sua parte, era l�unico uomo che non aveva ancora svuotato i coglioni, come disse lui. Interrompendo quelle effusioni amorevoli dei due piccioncini, prese Laura per un braccio e se la fece sedere sopra, voltata verso di noi.Ora la potevo osservare meglio, nella sua nudità, completamente aperta. Aveva dei seni solo accennati con dei piccoli capezzoli scuri, sporgenti, magra da paura, gli potevo contare le costole. Guardavo il suo ventre, piatto, me lo immaginavo, ingrossarsi, riempito dal cazzo di Vittorio. La fica era completamente depilata, incredibilmente arrossata dalla violenta penetrazione precedente, forse ...
... accentuata dal colore pallido della sua pelle. Diversa dalla mia fica, più allungata, con delle labbra più voluminose e divaricate delle mie. Vedevo Vittorio armeggiare sotto di lei, mi aspettavo di vederla penetrare, sotto i miei occhi letteralmente paralizzati. Ma Vittorio voleva altro dalla nuora, con forza glielo stava infilando dietro. La vedevo stringere gli occhi dal dolore, in silenzio. M�immaginavo io, sottomessa a quell�uomo, così diverso da Marco, ma così invitante. Marco non mi lasciò gustare quello spettacolo, mi mise a pecora, per poter guardare cosa succedeva dietro di me mi spostai, lateralmente, per il lungo, così da potermi gustare quell�inculata. Anche a Marco piaceva lo spettacolo, i nostri movimenti erano rallentati, le nostre attenzioni erano tutte rivolte a quello che succedeva al nostro fianco, Vidi una grande quantità di sborra colare da quella fica, nel momento che Vittorio affondò in lei. Questa volta l�effetto non fu un si, ma urlo roco, profondo. Ora non solo gli occhi, ma anche l�intero viso si era trasformato in una smorfia di dolore. Questo non intimoriva Vittorio, che non curante del dolore provocatogli aveva iniziato un lento va e vieni. Anche Marco era scivolato in me, fradicia e presa della azioni al mio fianco, non me ne ero accorta. Furono le pacche sulle chiappe che mi risvegliarono. Cercavo di andare incontro a Marco, cercavo di strizzarmi i capezzoli stando in equilibrio con l�altro braccio. I gemiti, provenienti dai due erano eloquenti, le ...