Padre e figlio
Data: 26/02/2019,
Categorie:
Cuckold
Autore: Nadia76
... urla di dolore erano state sostituite da gemiti di piacere, i continui incitamenti di Laura avevano riscaldato tutti. Ci sapeva fare la ragazza. Catturava le attenzioni di tutti, imbambolati a guardarla. Marco mi prese entrambe le braccia e mi tirava a se. Mi sentivo sconquassare tutta, lo sentivo muovere il bacino dal basso verso l�alto. Mi sentivo in estasi, sotto i suoi colpi, con quella sensazione di impotenza, una continua sottomissione. Tenuta ferma e scopata senza tregua, gemevo e lo incitavo a continuare. I tre non stavano a guardarci, Ora intravedevo solo la schiena di Carlo. Immaginavo che la stessero prendendo in due, ero troppo eccitata e su di giri per soffermarmi ai dettagli. Nella mia testa l�idea che padre e figlio la stavano sfondavano, penetrandola con i loro cazzi fino a spaccarla, fino a romperla, fino a ricongiungersi al suo interno, mi mandava in tilt. Ressi poco a quegli affondi e ai quei pensieri.Il mio orgasmo arrivò come una marea, lento, progressivo, inarrestabile come uno Tzunami travolse il mio corpo, lasciandolo vibrante. Anche Marco, nel sentirlo, raggiunse il suo, di regola silenzioso, ma quella sera voleva farlo sentire a tutti. Appagata, soprattutto soddisfatta dal mio uomo, mi sentivo sua come mai.I due uomini esplosero in lei, abbracciata a Marco esausta seduta sul divano, rannicchiata per non appoggiare la mia intimità su quella stoffa lurida, mi gustavo la scena, ora potevo facilmente vedere come le colava la sborra dalla fica e dal culo. ...
... I suoi buchi così oscenamente esposti, dilatati, mi fecero riflettere sui miei, dopo le intrusioni di Franco.Non credo che Laura fosse riuscita a venire, in balia di quei due, almeno non ne ero sicura. Facemmo pausa, sudati da far schifo, aprimmo delle birre gelide. Mi guardavo le mani nere, sporche, potevo vedere i segni che lasciavano, sul corpo candido di Laura. Chissà sul mio..Per me la serata poteva chiudersi li, anche per Marco, di regola non raggiunge più di due orgasmi. Ma i nostri amici non ne avevano abbastanza. In piedi, con la birra in mano, spingevano la testa di Laura sui loro membri che grazie alle sue attenzioni tornarono a svettare, soprattutto quello di Carlo che impressionava per la sua verticalità. Carlo si sdraiò trascinando Laura su di se. Marco lo imitò, mi fece sedere sulle sue gambe, il suo cazzo era poco più di pastoso, non sarebbe riuscito a scoparmi. Si dedicò a massaggiarmi il seno., strizzarmi i capezzoli. Gli impedì di masturbarmi con quelle mani nere. L�idea di farmi mettere delle mani sporche sulla mia fichetta mi rabbrividiva.Alle mie spalle sentivo già Laura gemere di piacere, non riuscivo a capire cosa stesse succedendo la sentivo solo incitare i suoi uomini. Nella mia testa quei lamenti, quelle sue parole, entravano ed esplodevano in mille pensieri. Mi eccitava immaginare quella giovane, così indifesa, all�apparenza fragile, subire l�assalto di quei due cazzoni. Me la immaginavo scopata e inculata, senza tregua. Se avessi permesso a Marco ...