1. Padre e figlio


    Data: 26/02/2019, Categorie: Cuckold Autore: Nadia76, Fonte: RaccontiMilu

    ... di toccarmi il clitoride gli sarei venuta in mano, ero fuori, cercavo di farmi bastare lo sfregamento sul suo cazzo ancora floscio. Frustata da quella situazione mi accorsi della presenza di Vittorio al mio fianco. Il suo cazzo svettava a pochi centimetri dal mio viso. Morivo dalla voglia di prenderglielo in bocca. Lo guardavo negli occhi, lo vidi chiedere il permesso a Marco di infilarmelo in bocca. Marco acconsentì con un cenno della testa, intervenni io con un no, non voglio. Ancora oggi, mi domando da dove mi uscirono quelle parole, forse dal fatto che un attimo prima era nel culo di Laura, non so. Vittorio si fermò, con la cappella appoggiata alle mie labbra, mi scansai. Chiese ancora a Marco il permesso, il quale mi ordinò di fare la brava e di succhiare quel cazzo. In fondo, una parte di me lo desiderava, desiderava prenderlo dentro, voleva sentirsi letteralmente sbattuta. Non riuscì a trattenermi, lo presi con una mano, rimasi piacevolmente colpita dalla consistenza, glielo stringevo forte cercando di lanire il dolore, con l�azione combinata delle mie labbra e della mia lingua. Volevo farlo morire. Muovevo il bacino su Marco che alla visione di quel pompino si rinvigorì. Lo sentivo armeggiare sotto di me. Entrò facilmente, ero fradicia, di più, un lago. Marco mi teneva per i fianchi e me lo spingeva in profondità, mi imprimeva un ritmo devastante. Stavo per perdere il controllo, non sentivo più Laura. ...
    ... Vittorio abbandonò la mia bocca e si portò dietro di me. Le sue mani si posarono sulle mie tette, strizzandole e il suo cazzo lo sentivo scendere sulla schiena. Intuì le sue intenzioni. Non volevo, Marco mi incitava a lasciarmi andare, io non volevo e cercai di fermare Vittorio, che da gentiluomo e con mio stupore mi obbedì, lo apprezzai. Si avvicinò nuovamente alla mia bocca. Tranquillizzata dalla sua correttezza, ritornai a lasciarmi andare, raggiunta da un altro orgasmo, senza mollare la presa su Vittorio che all�improvviso mi riversò, in bocca, la sua sborra. Presa all�improvviso e soprattutto estasiata nel sentire le contrazioni di quel cazzo, tra le mani, ebbi un attimo di difficoltà, poi deglutì, regalandogli un ingoio da professionista. Non dovettimo attendere troppo Marco, lo sentì riversare le ultime gocce di sborra in me. Non finivo di pulire il cazzo che avevo tra le mani. Lo sottoponevo a tutte le attenzioni possibili, nel tentativo di rinvigorirlo. Ma così non fu, quel cazzone rimase floscio e l�impazienza di Marco mi fece abbandonare il tentativo.Ci rivestimmo alla svelta, noi donne dopo aver visto il bagno desistemmo dal lavarci. Dopo aver srotolato la carta igienica per chilometri, la usammo per pulirci.Seguirono i saluti, ci scambiammo i soliti bacini e Vittorio ne approfittò per sussurrarmi all�orecchio che primo o poi me lo avrebbe fatto..ricambiai dicendogli..�solo se lo vorrò io..bye bye�.. 
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