Giochi di societa' 2 - un'altra serata (la versione di yoko) (2/2) - Racconti Erotici

Giochi di societa' 2 - un'altra serata (la versione di yoko) (2/2)

... bagno.

La doccia era piuttosto grande, di quelle doppie e quindi anche lei stava infilandosi là dentro insieme a Chiara.

Mi chiesero se volessi unirmi a loro, ma rifiutai.

Mi scocciava aspettare. Anche perché una volta dentro la doccia Elisa cominciò a parlare con Chiara di quel che era appena accaduto.

Mi seccava veramente ascoltare i discorsi delle due, anche e soprattutto perché una di loro aveva appena terminato di scopare con il mio John.

Certo, anch’io me l’ero spassata con Marco, marito di Elisa, ma almeno non ne parlavo, mi tenevo più chiusa.

Senza riprendere i miei abiti che lasciai lì in un angolo decisi di uscire.

Entrai nella porta di fianco, nel bagno degli uomini.

Speravo non ci fosse nessuno, ma anche se ci fosse stato qualcuno non mi sarebbe importato.

Non pensavo più, almeno in quei momenti, alla vergogna di farmi vedere nuda. Ero stanca, avevo pure sonno e non vedevo l’ora di ricompormi un po’ e di tornare a casa mia per gettarmi sul mio letto dove sarei sprofondata fino a riprendere del tutto le mie forze.

Entrai e trovai ad un passo da me Antonio tutto nudo che stava sciacquandosi le mani.

Deglutii. Lui mi osservava ed io osservavo lui. Pensai che non dovevo provare alcun imbarazzo: se lui stava godendo del mio corpo nudo anche io stavo facendo altrettanto vedendolo tutto nudo!

Solo dopo qualche istante mi accorsi che poco più in là, semivestito, c’era anche John che stava facendo pipì.

“Oddio!” pensai.

Lo salutai ...

... con un cenno della testa.

Per assurdo provai vergogna alla vista di John più che alla vista di Antonio. Nel senso che mentre di farmi vedere nuda da Antonio, o da qualcun altro, ormai non mi importava nulla, farmi vedere nuda per casa dal mio John mentre anche altri occhi potevano osservare le mie nudità mi diede dei brividi di pudicizia.

Ma ormai ero lì!

Avevo necessità anch’io di sedermi sul water: dovevo svuotarmi la vescica di pipì e non solo! E poi desideravo farmi una doccia.

Chiesi loro se potevano ospitarmi e dissi che avrei fatto in fretta, che avrei occupato la doccia il meno possibile.

Non attesi neanche la loro risposta che in realtà non giunse. Presi il loro silenzio come un consenso.

John aveva terminato di fare pipì, mi sedetti sul cesso e liberai la mia vescica.

Non avevo mai fatto pipì in presenza di un uomo che non fosse John!

Ma quella sera era strana, avevamo tutti abbattuto dei tabù ben più difficili!

Oltre alla pipì mi colava tanto sperma, Marco mi aveva farcita per bene.

Di scatto mi alzai, tirai l’acqua e mi infilai sotto la doccia. Come avevo promesso fu una cosa veloce: il tempo di una sciacquata ed uscii per andare ad infilarmi nuovamente nel bagno delle donne. Questa volta con indosso un telo che avevo afferrato in bagno.

Cercai di non ascoltare i discorsi che Chiara ed Elisa continuavano a fare: mi davano fastidio!

Mi asciugai con calma, mi rivestii e mi diressi in cucina.

Lì trovai gli altri. Alice e Mario ...