Il Corpo, il Verbo e la Mente |7/8| Il gioco delle parole
Data: 27/02/2019,
Categorie:
Sentimentali
Autore: Miss Ehrenfeld
... calmo e risoluto. Io invece stavo tremando. “Ricerca.” disse lui. “Perdita.” risposi io. “Occasione.” disse lui. “Furto.” risposi io. “Crimine.” disse lui. “Pena.” risposi io. “Giustizia.” disse lui. “Perdono.” risposi io. “Amore.” disse lui. Accennai un sorriso. Sembrava quasi fatto apposta. Tolsi dunque una scarpa. Lui mi guardò in tono di biasimo. “Che c'è? Tu hai fatto lo stesso con i guanti, poco fa...!” mi difesi io. “In effetti, non hai tutti i torti.” rispose lui. Mi guardò sorridendo. Ricambiai il sorriso. “Caduta.” disse lui, in tono energico. “Volo.” risposi io. “Airone.”disse lui. “Cigno.” risposi io. “Cambiamento.” disse lui. “Memoria.” risposi io. “Nostalgia.” disse lui. “Felicità” risposi io. “Amore.” disse lui. Lo guardai intensamente, con il cuore che batteva a mille. Tolsi la giacca. “Non togli prima l'altra scarpa...?” domandò lui, mentre appoggiavo l'indumento sul tavolo. “Vuoi che rimetta la giacca?” replicai io, in tono di sfida. “Direi che va bene così.” ammise lui. “Idiozia.” dissi io, aggrottando le sopracciglia. “Onestà.” rispose lui. “Ingenuità.” ribattei io. “Ideale.” rispose lui. “Realtà.” dissi io. “Lucidità.” rispose lui. “Follia.” dissi io. “Amore.” rispose lui. Lo guardai stupita. Accettai ancora una volta l'esito del match e tolsi la seconda scarpa. “Furbizia.” dissi io, in tono polemico. “Intelligenza” rispose lui, pacifico. “Attrazione.” dissi io. “Amore.” rispose lui. “Così non vale, però!” protestai io, mentre sfilavo l'abito bianco. Ero ...
... rimasta soltanto in reggiseno e mutandine, seduta di fronte quell'uomo in una sala buia e deserta. Lo invitai a farsi avanti con la parola successiva. Lui mi guardò in modo magnetico, rapito dai miei gesti e dalla visione del mio corpo. “Bellezza.” sussurrò lui, quasi sospirando. “Amore.” risposi io, stavolta senza alcuna esitazione. Lui si sbottonò la camicia e rimase a petto nudo. Io ero rapita. “Vantaggio.” disse lui, in tono quasi severo. “Bravura.” risposi io. “Sagacia.” disse lui. “Persuasione.” risposi io. “Perversione.” disse lui. “Passione.” risposi io. “Sesso.” disse lui. Lo osservai, esitando un attimo. Lui ricambiava sempre lo sguardo. “Amore.” risposi io. Fu un attimo di silenzio. Un istante che sembrò eterno. Paralizzati l'uno alla vista dell'altro, seminudi. Poi accadde. Ci avventammo violentemente l'uno sull'altra. Ci baciammo con passione. Un abbraccio intensissimo. Con una sola bracciata lui spostò in modo deciso quel tavolo che ci separava. Allungai le mani ovunque, cercando un contatto quasi simbiotico con lui. Gli carezzai i capelli, le orecchie, gli zigomi. Sentii le sue mani esplorare la mia schiena e le mie natiche. Una potente vibrazione mi attraversò partendo dai piedi fino alla nuca. Strofinai una guancia sulla sua. Era ispida ma gradevole. Gli morsi un labbro. Lui ricambiò. Ci distendemmo a terra. Finimmo di spogliarci. Eravamo madidi di sudore, pronti a sfogare una passione impetuosa. Sentii le sue mani avvicinarsi inesorabilmente alle mie cosce e ...