La Coinquilina cap.12
Data: 28/02/2019,
Categorie:
Voyeur
Autore: Saretta, Fonte: EroticiRacconti
... nessuno eh!!” Sghignazzò sottovoce. La call di Gustavo durò meno del previsto, verso le 16 aveva già finito. Per un attimo pensò se fosse il caso di abbandonare anche lui l’ufficio anzitempo per tornare a casa ed assistere la sua coinquilina, ma nello stesso istante, il suo capo gli mandò una mail in cui gli dava ancora una gatta da pelare e desistette dall’idea di andarsene. Gli venne però un tarlo, che con il passare dei minuti divenne sempre più insistente: collegarsi al sistema di videosorveglianza della casa per vedere come stessero andando le cose. Sbrigò velocemente la cosa che gli aveva dato da fare il capo e, con la mano esitante ma allo stesso tempo impaziente, si collegò al sistema. Prima accese la webcam della sala, ma non vi trovò nessuno; poi passò a quella della cucina, e vide che lì c’era vita. Sara era lì con l’idraulico, un ragazzo sulla trentina, di bell’aspetto, biondiccio, con i capelli corti un po’ mossi ed una barbetta incolta ed incompleta. Addosso portava la classica tuta blu a salopette appoggiata su una maglietta bianca piuttosto attillata che mostrava sul petto il logo della ditta per cui lavorava. Lei sembrava vestita ancora con gli abiti dell’ufficio, che quel giorno consistevano in una camicetta di seta nera semitrasparente con un colletto da collegiale ed un nastro che le si allacciava sotto il collo. La curva naturale del suo seno, terminava in due piccole protuberanze che identificavano in maniera chiara che i suoi capezzoli fossero ...
... posizionati proprio in quel punto. La gonna longuette che aveva addosso era bianca ed aveva uno spacco laterale che le saliva fino a metà coscia da cui si intravedevano delle calze a rete nere. Gustavo si immaginò che molto probabilmente Sara, come di consueto, non portasse nulla sotto quella mise. E in un movimento di trasposizione psichica si spostò negli occhi di quel ragazzo che la aveva al suo cospetto. Pensò a tutte le volte in cui aveva già avuto a che fare con quella sfrontatezza, a come lo avesse sorpreso ed al contempo eccitato. Ed il pensiero lo eccitò, pensando di essere nei panni di quell’idraulico. Sara fece vedere la caldaia al ragazzo, poi andò a rovistare nel cassetto che Gustavo le aveva indicato per prendere il libretto della caldaia e lo consegnò all’idraulico. Poi scomparì dalla cam della cucina per alcuni lunghissimi minuti. Gustavo guardò l’orologio; erano quasi le cinque, pochi minuti e sarebbe stato libero di uscire. Il suo capo, passò nella stanza e gli chiese come stesse andando.Gustavo lo rassicurò sulla sua esecuzione e lo vide allontanarsi biscicando qualcosa come “allora vado, chiudi tu?” Gustavo annuì senza averlo realmente ascoltato. Tutta la sua attenzione era sulla webcam che aveva frettolosamente ridotto ad icona per non destare sospetti. Non vedeva l’ora che il capo se ne andasse per rimetterla full-screen. Appena sentì chiudersi la porta, rimise la finestra in primo piano: vide che nel frattempo Sara era tornata e che si era cambiata con uno dei ...