Trasformato in troia - confusione – (cap.14)
Data: 28/02/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: shinigami83ge
... strappo sui pantaloni e con un forte imbarazzo compro dei nuovi vestiti pensando fra me e me che quella scopata mi è costata cara.
Esco dal negozio con i miei nuovi vestiti addosso e quelli vecchi in un sacchetto, sacchetto dove si trovano anche le mie mutande, lo stronzo mi ha fatto sborrare tantissimo e non essendo un articolo del negozio non ho potuto prenderne di cambio. Mi fa davvero strano indossare i pantaloni senza intimo, ma mi trasmette anche un piacevole senso di libertà che non avevo mai provato.
Guardo l’orologio, quello che prima era un ampio anticipo si è trasformato in un pauroso ritardo e trafelato mi reco a lavoro.
Ansimante prendo posto alla mia scrivania
“eccolo il ritardatario, abbiamo fatto le ore piccole ieri?” mi schernisce Bruno il mio collega dalla scrivania di fronte
“e sì, avevo a casa almeno 5 ragazze ieri, mica potevo andare a letto presto”
“azz, sono invidioso, la prossima volta mi devi invitare”
“e che gli diciamo a tua moglie?” gli domando divertito
“azz… ma allora sei proprio stronzo dentro tu, almeno lasciami sognare… vabbè, è meglio cambiare discorso, hai concluso quella relazione per la Softonic”
“sì, aspetta che te la stampo”
Bruno si avvicina alla mia scrivania per prendere i fogli che ho appena stampato.
Da bravo uomo orso e massiccio qual è ha sempre molto caldo ed anche oggi, senza eccezione, si è tolto la giacca dell’abito ed ha avvolto le maniche della camicia fino all’avambraccio. Le sue ...
... braccia sono robuste e pelose e qua e là si può osservare il rilievo di qualche vena, più lo osservo e più mi trasmette una sensazione di possenza e virilità.
Sento l’odore della sua pelle, cazzo, mi eccita da impazzire e prima che possa controllare i miei istinti sento qualcosa muoversi nelle mutande, anzi no, nei pantaloni, dato che l’intimo non ce l’ho.
“sei strano, qualcosa che non va?” mi chiede Bruno
“no, scusami, ero sovrappensiero”
“ok… grazie per la relazione” e si allontana.
Bruno è un mio amico di lunga data, sposato e con figli, non posso pensare a lui in termini di sessuale, non posso essere così troia da voler mandare a puttane un’amicizia per una scopata.
Mai come in questi ultimi giorni mi sento confuso, non so più dare un filo sensato ai miei pensieri, non so più cosa desidero davvero fare, cosa posso fare e cosa sono costretto a fare.
Imbarazzato mi accorgo che il non avere le mutande mi ha privato di quello strumento inconsapevole con cui è più semplice nascondere un’erezione dentro i pantaloni ed imbarazzato mi spingo qui con la sedia maggiormente sotto la scrivania per nascondermi.
Cerco di pensare ad altro, ma ormai il mio ormone è partito e con insistenza lo sguardo si posa su Bruno, sulle sue spalle larghe; sulle labbra che spuntano dalla folta barba; sul collo, scendendo poi verso l’apertura della camicia attraverso la quale si intravede il petto villoso; sulla stoffa della camicia tesa dal contrarsi dei bicipiti.
Mi sento ...