Trasformato in troia - confusione – (cap.14)
Data: 28/02/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: shinigami83ge
... tricheco”
“bhè, non sei solo grasso, sei robusto, e poi esiste un detto: uomo di panza, uomo di sostanza”
“ahahaah, questo non lo conoscevo, me lo devo segnare da qualche parte così lo ripeto a mia moglie quando mi rompe le palle con le sue insalate scondite”
Se vado avanti così non arrivo da nessuna parte, devo osare di più
“hai mai pensato di tradire tua moglie?”
Cazzo la domanda mi è uscita male ed inquisitoria
“ma che domande fai? Certo che no, sono un uomo all’antica io”
Per fortuna io e il mio capo siamo molto in confidenza. Devo propormi, devo espormi o non combino nulla
“peccato ed io che volevo propormi per farti un pompino” dico ridendo cercando di fare passare quella frase per una battuta
“ahahaha… caro mio, caschi male e poi ho un uccello così grosso che ti troveresti a soffocare” si pavoneggia il mio capo come fanno tutti gli uomini che a tutti i costi vogliono sembrare virili, ed ammetto che sentirlo parlare del suo cazzo in quel modo mi piace
“bhè, per un aumento potrei correre il rischio e se mi offri la cena ti faccio pure l’ingoio”
“mi dispiace, certi favori al capo in questa ditta si fanno a gratis solo per mantenere il posto” dice ridendo, ignaro dei miei veri intenti
“bhè, allora devo proprio farlo, non posso perdere il mio lavoro” ed inizio ad avvicinarmi a lui e facendomi più audace di quanto pensassi gli poso una mano sul pacco, in effetti per essere ancora completamente mollo la dotazione non sembra male. La ...
... sensazione di un cazzo tra le mani accende subito la mia anima più troia e vogliosa e senza volere calco un po’ troppo la mano.
Il capo si allontana da me di scatto e mi guarda perplesso, inizia ad avere il sentore che tutto quello non è solo uno scherzo. Ora o mai più, devo fargli capire che lo voglio, che lo desidero.
Squilla il suo cellulare.
Cala un lungo silenzio imbarazzato
“scusami devo rispondere, ci vediamo domani mattina ok?”
Mentre vedo la mia occasione sfumare rispondo con un sommesso “ok.. a domani” ed esco dall’ufficio mentre il mio capo risponde “sì pronto?... ”
Mi sento svilito, per un attimo ho pensato che tutto stesse andando nel verso giusto, ed irritato per la mia sfiga prendo le mie cose ed esco dall’ufficio.
La giornata di oggi ha dato forma alla confusione nella mia mente e mi ha reso chiaro che io non posso avere una storia con qualcuno, finirei solo con il farlo soffrire, quindi, prima di mandare tutto a puttane devo troncare con Fabio.
Mi guardo in giro cercando la sua macchina, ma non è ancora arrivato, poi una voce alle mie spalle mi dice
“se aspetti il tuo amico credo che sarà impegnato per un bel po’ con una pattuglia dei carabinieri”
Mi volto di scatto e mi trovo davanti il poliziotto nei suoi abiti neri che gli conferiscono il suo classico look da master in leather.
“perché sei qui? Cosa vuoi?”
“non fare finta di non sapere cosa sia successo. Tu avevi degli ordini ben precisi da svolgere e non li hai svolti, quindi ...