Le Jenaise (atto 4-5)
Data: 02/03/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Vanj B.
... alto di legno. Di fronte al letto un grosso finestrone da cui si vedevano i tetti e i comignoli di quel quartiere, sull'angolo a sinistra un frigorifero pieno di Champagne cioccolatini e bibite e, sopra di esso, una piccola televisione a colori con radio e lettore video incorporati, la moquette sul pavimento e un piccolo bagno. L'unico inconveniente di quei giorni fu il clima che era molto freddo e si alternavano giornate di nebbia fitta con nevicate molto forti. Il ventiquattro decidiamo di dividerci per andare ad acquistare i regali di Natale così, io e Ilenia, prendiamo un taxi e andiamo in centro. Mentre camminiamo "eravamo vestite con calzettoni di lana alti fin in cima la coscia fermati con dei laccetti, pelliccia con guanti cappello e sciarpa, gonna e maglione" alla ricerca di un regalo per Lorenzo, Ilenia mi dice: non senti il freddo sotto la gonna?, a me ogni tanto arrivano di quelle ventate gelide, se almeno avessi avuto i peli mi avrebbero protetta. Se avevamo i peli, le rispondo, a quest'ora erano pieni di stalattiti, e scoppiamo a ridere. Giriamo per tutta la giornata tra i molti negozi e locali sui Champ-elise ma solo all'imbrunire decidiamo, dopo lunghe discussioni, cosa comprare a Lorenzo. Una giaccone di pelle marrone con colletto di pelo, un maglione nero, un paio di jeans neri, un paio di scarponi marroni tipo montanaro, un cappello tipo coppola marrone e una sciarpa. Così, ci diciamo, sembrerà un vero maschio francese e, per qualche giorno, smetteremo di ...
... vederlo in giacca e cravatta. La notte di Natale assistiamo alla funzione religiosa nella cattedrale di Notredame poi, torniamo in albergo ad aprire i regali. Lorenzo oltre ai nostri regali aveva comprato un albero di Natale tutto pieno di lumini che si accendevano che mise davanti alla finestra della camera "naturalmente mise tutti i doni sotto di esso" e, comprò anche il classico panettone come vuole la tradizione. Fu molto bello aprire tutti quei pacchi e pacchettini nei quali trovammo un po’ di tutto, profumi, foulard, libri e CD musicali, un bellissimo cane di peluche marrone a me e bianco e nero ad Ilenia, due braccialetti di brillanti "uno a me e uno a lei" da mettere sulle caviglie con una targhetta con scritto "Lorenzo". Il regalo più strano, però, fu un piccolo campanellino dorato che Lorenzo diede a me dicendomi scherzosamente che dovevo agganciarlo agli "anellini" che portava Ilenia così, quando tornati a casa, saremmo rimaste sole, avrei sempre saputo dove fosse. Passiamo tre giorni praticamente a letto chiusi in camera "fuori nevicava molto forte" a leggere a guardare la televisione a giocare e fare l'amore, furono molto dolci intimi e felici e Ilenia non parlava mai di Carlo e quasi sembrava se ne fosse dimenticata. Uscivamo solo la sera per andare in un locale dove, oltre che a cenare, si poteva ballare o ascoltare della musica dal vivo. Il ventisette smette di nevicare così decidiamo di fare i turisti e cominciamo a visitare la città, i musei, la famosa torre ...