1. Quello che vuoi da me - Cap. 2


    Data: 02/03/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Numero Primo

    ... arrossii per il suo tono leggermente più alto – non arrabbiarti, però… - Ti è piaciuto? Non sono arrabbiato, sto cercando di spiegarti cose che non puoi sapere - Certo, non sarei qui adesso - Vuoi continuare? - continuava ad incalzarmi senza rispondermi direttamente. - Mi sembra chiaro anche questo – cambiai posizione, abbassando leggermente gli occhi prima di cercare nuovamente i suoi, che mi stavano sorridendo. Come faceva a rassicurarmi sempre? - Allora cosa sei? - Una schiava? - Senza il punto di domanda, coraggio - Una schiava - La mia schiava - La tua schiava, giusto - Ti senti meglio adesso che lo hai detto? - Non lo so. - Comunque lo hai detto. E una schiava deve…? - ehm...obbedire – mi sforzai di dare a quella semplice parola un tono affermativo. - Bravissima. Fai solo quello. Anche perché fra qualche giorno te ne vai in vacanza con il tuo Luca – disse il nome con un impercettibile sorriso che si poteva interpretare in vari modi – e scoperai quanto vuoi, almeno spero. Soprattutto ti abbronzerai bene, e quando torni riprendiamo con le foto e tutto il resto. - E tu? Non ti cercherai un’altra in questo mese? - Non stiamo insieme. Non dovrebbe riguardarti la cosa. Ma non ho nessun programma in quel senso. In compenso, ho molto lavoro. Non metterti a fare la gelosa, sei tu quella che va in vacanza con fidanzato e scopata occasionale... - No… - un po’ lo ero, e mi sarebbe mancato quell’adorabile bastardo – ma vorrei che capissi che sto facendo tanto per… - Non devi ...
    ... ricordarmi niente. Lo so. E sai che lo apprezzo. Come mi piace vedere che non tieni più le spalle ricurve in avanti, da un paio di settimane. Camminavi come una che vuole nascondere le tette, e adesso guardati... Istantaneamente mi ritrassi, guardando in basso per controllare se la camicetta sbottonata lasciasse vedere più del dovuto. Lui si buttò sullo schienale, ridendo, ancora una volta. Di me. Con una smorfia, ripresi la posizione di prima. - Sii orgogliosa di te. E’ anche per quello che voglio che tu ti abbronzi in topless, o nuda, se vuoi. Fai vedere al mondo chi sei. Fai vedere a te stessa chi sei. Tanti, quasi tutti, cercheranno di buttarti giù, non dargli una mano… Più facile da dire che da fare, pensai in quella frazione di secondo, ma ora avevo quel po’ di fiducia in me per provarci, almeno. - Ora andiamo. Niente foto, niente di niente per stasera. Ti faccio fare la brava - Peccato… Speravo che mi facesse un regalino d’addio, ma non volevo pregarlo ancora una volta. - Ogni tanto fatti viva, per quello non c’è problema Uscimmo e ripresi la strada di casa. A casa, Luca stava giocando con la xbox insieme a Fabio, il nostro compagno di vacanza insieme alla sua ragazza. Luca notò appena il mio rientro, come sempre, mentre Fabio, con cui avevo passato qualche serata trasgressiva qualche mese prima, mi squadrò dalla testa ai piedi con un sorriso ed un cenno di approvazione. Finsi di ignorarlo, e mi preparai per la notte, salutandoli dalla camera da letto. La vacanza, un mese ...
«1234...»