Vacanze romane
Data: 02/03/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Urcaloca
Il treno era appena partito dalla stazione di Milano ed ecco squillare il telefono, controllo e si tratta di Anna, rispondo immaginando che voglia sincerarsi che io sia partito regolarmente.
La sua voce tradiva sconcerto e subito compresi che qualcosa non andava.
Aveva appena ricevuto una telefonata dal fratello che risiedeva a Pescara che la informava che la mamma nella notte era stata male ed era stata portata in ospedale per accertamenti.
Sentendosi in ansia aveva deciso di partire per sincerarsi delle condizioni, pensava di fermarmi, ma io ero già in viaggio da pochissimo e quindi sarei giunto a Roma con lei già partita da qualche ora.
Bella sfiga, ma vista la situazione cercai di tranquillizzarla, dopo tutto avevo le chiavi e la avrei aspettata a Roma o avrei fatto quel che mi avrebbe suggerito quando fosse stata chiara la situazione.
Chiusa la chiamata mi sprofondai nel sedile con un umore incerto; mi seccava il contrattempo e il non trovare Anna che non vedevo da quasi due mesi, ma tutto sommato l’idea di starmene qualche giorno a Roma da solo non mi dispiaceva. Qualcosa da tempo non andava e la nostra relazione dopo il primo anno pativa della distanza vivendo io a Milano e lei nella capitale.
Fortunatamente avevo le chiavi di casa, l’appartamento mostrava tutte le caratteristiche di una partenza precipitosa e mi diedi da fare per riordinare.
Poi uscii per fare una passeggiata per la città approfittando di quell’agosto piuttosto clemente dal ...
... punto di vista dell’afa.
All’imbrunire mi trovavo in centro e mi concessi dei bucatini cacio e pepe in una trattoria che conoscevo per fare come si dice a Roma: una certa.
Era vicino a Campo dei Fiori e con il buio era esplosa la movida romana, mi avvicinai a uno dei chioschi per prendere una birra, sopra pensiero tagliai la piccola coda e mi voltai per scusarmi.
La persona che mi aveva richiamato era davvero da vedere, una ragazza di meno di 25 anni, infilata in una tuta blu elettrico che pareva le fosse stata dipinta addosso. Tette che facevano capolino dallo cerniera abbondantemente aperta, capelli neri a caschetto e un viso stupendamente regolare. In sostanza una gnocca totale con una apprezzabile somiglianza con Valentina, il personaggio turbasogni di Crepax .
-Spiacente di esserti passato davanti- dissi turbato dalla sua bellezza –Posso rimediare offrendoti una birra?-
-Gentile, ma veramente ero venuto a prenderne due di birre-
-E due birre siano- dissi mentre il mio sguardo trafiggeva il solco fra le zinne della ragazza
Approfittando del fatto di aiutarla a portare le bevande al tavolo la seguii con i boccali in mano e la visione del suo culo che si insinuava nella folla mi aveva azzerato il salivazione.
Al tavolo c’era la sua amica, una ragazza che nettamente spariva suo malgrado al cospetto di Laura, già infine il nome era venuto fuori.
L’amica di nome Tina, era leggermente in sovrappeso, di dieci centimetri più bassa e guance affette da ...