1. Vacanze romane


    Data: 02/03/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Urcaloca

    ... vediamo se quella scrofa ti ha lasciato qualcosa dentro ai coglioni-
    
    Mi salì sopra aggiustandosi il cazzo nella figa con qualche movimento ondulatorio, poi dopo essersi sistemata cominciò a fottersi sempre più velocemente.
    
    Di tanto in tanto si sollevava fino quasi a lasciare pochi centimetri di cazzo dentro la figa a sempre con le unghie stuzzicava il bordo del glande facendomi letteralmente impazzire, fino a quando non venni.
    
    Pensavo che la “punizione” fosse terminata ma Laura aveva idee diverse e mi montò a cavalcioni sulla faccia, poco male pensai, vorrà farsi leccare ancora un po’ la gnocca.
    
    Il primo spruzzo di piscio mi colse di sorpresa, e il successivo quasi mi soffocò, istintivamente cercai di divincolarmi ma lei mi implorò.
    
    -Ti prego stai buono lasciami fare, mi piace tanto-
    
    Continuava a pisciarmi in faccia mugolando fino a quando non esplose nell’orgasmo schiacciandomi il viso con il ventre.
    
    Quando riprese il controllo Laura mi abbracciò -Che cattiva che sono stata, ma sai è una cosa mi da un piacere sconvolgente-
    
    -Visto, sentito e approvato-
    
    Poi mi invitò a raggiungere il bagno per sistemarmi
    
    -Dai va a lavarti, nel frattempo io sistemo questo disastro. E niente fermate intermedie…-
    
    Il mattino giunse poco dopo, ma noi poltrimmo a letto fino a quando non sentimmo la porta di casa chiudersi, era Tina e forse l’altro che uscivano.
    
    -Che ne dici se andiamo al mare a trovare una mia amica a Fregene?-
    
    Perfetto pensai, tutto ...
    ... sommato un po’ di mare mi allettava.
    
    Giungemmo a Fregene e cercammo la spiaggia libera dove l’amica di Laura ci aspettava, non prima di aver comprato un costume e delle ciabatte in uno dei bugicattoli ricolmi di articoli da spiaggia.
    
    Cercammo Giulia e guidati dall’ombrellone che Laura conosceva la trovammo.
    
    Una ragazza avvolta in un bichini castigato a quadrati bianchi, rossi e neri piccolissimi che disturbavano la visione delle forme tutt’altro che indifferenti, biondina portava delle lenti da vista che le fornivano un’aria da maestrina quale in realtà poi seppi era realmente.
    
    Laura si sfilò il prendisole restando a seno nudo mentre io con mille contorsioni riuscii a infilarmi il costume appena comprato .
    
    A quanto pareva Giulia era in pieno dramma, il suo uomo un professore, la aveva mollata per andare in vacanza in Sardegna con una delle sue allieve che aveva da poco raggiunta la maggiore età che sospettava fosse sua amante da tempo e ora poteva esibire senza problemi.
    
    Lasciai le due confabulare e commentare che tazza di porci fossero i maschi e via così.
    
    Tornato all’ombrellone il clima pareva essere migliorato e anche Giulia si era levato il reggiseno confermando le supposizioni sul tonnellaggio delle sue tette.
    
    La giornata trascorse splendidamente e all’imbrunire cenammo in un ristorantino sul mare, poi tornammo a casa.
    
    Avevamo una stanza per noi, e già pregustavo la scopata reale che Laura mi avrebbe offerto. Ma notai che tardava a togliersi ...
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