L'amico nero di mio figlio p.4
Data: 03/03/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: maialazzo
... piano, e la cosa mi diede sollievo. Lentamente estraeva il suo cazzone e ancora più lentamente lo introduceva, come aveva fatto prima per farmi abituare alle sue dimensioni dentro la figa. Questo ragazzino aveva una notevole dose di autocontrollo. Il ritmo aumentò e, con mio grande stupore, cominciai a sentire solo piacere. Andò avanti a lungo, alternando fasi di spinte veloci e corte ad altre lunghe e lente, con le palle che mi sbattevano sulla figa fradicia: godetti ancora. Poi mi girò a pancia in su, senza far uscire il cazzo dal mio budello. Mi ritrovai con le chiappe sopra il bracciolo e la testa più in basso, sulla seduta del divano. Potevo adesso guardarlo in faccia mentre mi pompava il culo: era concentrato e sudato, era bellissimo. Iniziava a piacermi molto essere inculata, anche troppo. Infatti ebbi un altro orgasmo sconvolgente, solo di culo, e spruzzai di nuovo! Questa volta potei vederlo e la cosa mi impressionò: gli spruzzi che uscivano dalla mia vagina erano così violenti che rimbalzavano sugli addominali di Jerome e mi bagnavano l'inguine. Ancora un po' e anche lui venne: anche questa volta lo estrasse e mi spruzzò su tutta la pancia, fino alle tette.
A questo punto anche Jerome era stanco. Si venne a sedere sul divano vicino alla mia testa ansimando; io mi tirai un po' su, appoggiai la testa sulla sua coscia nera e muscolosa, e mi addormentai.
Venni svegliata dal mio sonno pieno di cazzi neri e fighe aperte, dalla pressione sul mio culo: capivo che ...
... voleva incularmi di nuovo, e io non avevo nè le forze nè i mezzi per fermarlo. Solo che mi faceva male, sembrava ancora più grosso di prima! Aprii gli occhi per dirgli di fare piano, quando mi resi conto che ero ancora appoggiata alla coscia di Jerome con la testa! Guardai indietro, e con orrore vidi che era il nonno che stava cercando furiosamente di entrarmi in culo! Non ero riuscita a farmelo entrare in bocca, ricordai, e adesso mi stava entrando nel culo! Cercai di muovermi, ma Jerome mi tenne ferma in una morsa di acciaio dicendomi: "Tranquilla, sei una puttana, accettalo e divertiti. Vedrai come ti apre bene il nonno!". E proprio in quel momento il mio buchetto cedette di schianto sotto la pressione di quel cazzone larghissimo che avevo già conosciuto da vicino. Il dolore fu più lieve di prima, e l'eccitazione prese presto il sopravvento, tanto che incominciai a muovere il bacino per incontrare le spinte del vecchio nero nel mio culo. Nel frattempo a Jerome era tornato duro, e senza molte cerimonie me lo mise in bocca. Non avevo mai avuto due cazzi dentro di me insieme. Era stranamente appagante ed eccitante; mi stavo calando velocemente nella parte della troia! Anche il nonno andò avanti un bel pezzo a godersi il mio culetto stretto, commentando in americano con Jerome, mentre io avevo la bocca impegnata dal palo nero del ragazzo. Avere il suo cazzo in bocca oramai mi piaceva: fare pompini non mi aveva mai dato soddisfazione, prima di farli a Jerome e a suo nonno. Adesso ...