1. Squadra nuova, amico nuovo


    Data: 04/03/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Japu75

    ... sbiancai. Pensavo che sarebbe presto successo anche a me e mi sentii male. “Ma alla partita successiva fui il migliore in campo!”, riprese Luigi, capendo le mie preoccupazioni. Gli sorrisi. Era davvero un bravo ragazzo. Sapevo di aver trovato un vero amico. Si parlava e si beveva. Si beveva e si scherzava, ma soprattutto si beveva. Tanto, mentre la TV continuava a proiettare immagini di non so cosa. Girando tra i canali, un’emittente locale promuoveva uno dei tanti call center erotico con immagini di una ragazza formosa che andava spogliandosi. Luigi allora mi chiese: “Ci vediamo un porno?” Salii in camera mia e presi il primo DVD che mi capitò della mia raccolta. Tornando giù, Luigi era già in boxer, con il cazzo discretamente in tiro. Anche io mi spogliai e rimasi in mutande. Misi il DVD e scelsi il film. Un porno etero, ovviamente. Una ragazza bionda in mezzo a tre uomini superdotati che la inculavano a turno e se lo facevano succhiare avidamente. Ben presto anche le mutande sparirono e i nostri uccelli erano bene in tiro. La mano di Luigi sfiorò il mio cazzo. Lo guardai, mi sorrise e, lentamente, si accostò a me, avvicinando le sue alle mie labbra. Aveva sempre la mano ben salda sul mio membro. Cercai il suo, lo trovai e dolcemente lo strinsi. Iniziò a baciarmi dapprima la bocca, poi il petto, soffermandosi sui capezzoli già turgidi, poi scese lentamente fino alla base del cazzo. Dio, provavo un piacere mai provato prima. Le sue labbra furono presto sul mio membro, fino ...
    ... alla punta. Poi le sue labbra si aprirono e la sua bocca si riempì del mio cazzo. Era una sensazione splendida. Non avevo mai goduto così con una ragazza: sentivo la sua lingua fremere sulla cappella e poi andava su e giù, tutto fino alla base. Il porno etero? E chi lo guardava più… ero in un’altra dimensione. Dopo alcuni minuti, Luigi si staccò da me e si appoggiò alla spalliera del divano. Mi guardò e mi sorrise, poi guardò il suo cazzo bagnato e di nuovo me. Capii che dovevo “ricambiare il favore”. Mi calai verso di lui e lo accolsi nella mia bocca. Il suo odore era un misto di sensazioni… sembrava odore di muschio selvatico, di bosco… Lui, appoggiando la sua mano dietro la mia nuca, mi teneva fermo e, lentamente e molto dolcemente, mi fotteva in bocca, facendo attenzione che il suo gioiello non mi affogasse. Dopo, mi prese la testa e mi baciò. Le nostre lingue si fusero in una. “Ho voglia di averti”, mi sussurrò e girandosi, mi offrì il suo culo. Era un buchino piccolo e senza peli. “Leccalo un po’ prima…” mi disse. Obbedii. Quel bocciolo chiuso si rilassò al passaggio della mia lingua. Mi alzai, allora, e appoggiai la cappella al buchetto. Lentamente la spinsi dentro e spinsi tutto me stesso verso di lui. Un gemito di piacere uscì dalla sua bocca, un universo di sensazioni provai io. Iniziai a muovermi, dapprima lentamente, poi presi un certo ritmo. Avevo il cervello annebbiato, non connettevo più. Sapevo solo che ero felice. Veramente felice. Talmente felice che sentii ...