1. Ho dato il culo ad uno sconosciuto...


    Data: 04/03/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    ... secondo anno di Università. Sono un ragazzo normale. Ne troppo alto ne troppo basso. Piuttosto magro, faccio un po' di palestra e tengo particolarmente al mio aspetto fisico. Sono biondo e ho i capelli corti.
    
    Ma questo, forse, non interessa nessuno. Magari interessa di più sapere cosa intendo per aver vissuto un'esperienza in modo passivo.
    
    Intendo questo: era l'estate di tre anni fa ed io, da appassionato escursionista, ero andato a fare una passeggiata in montagna con degli amici. Io ero il più piccolo perché avevo da poco compiuto diciotto anni. Gli altri avevano uno o due anni di più. Eravamo in cinque. Avevamo deciso di fare una due giorni con pernottamento in un bivacco.
    
    Lungo la strada, durante una sosta, incontrammo altri tre escursionisti che stavano effettuando il nostro stesso percorso. Erano un po' più grandi di noi. Sulla trentina. Iniziammo a procedere assieme fino ad un certo punto, quando mi accorsi di aver perso il sacco a pelo. Doveva essersi sfilato dallo zaino poco prima e, essendo io l'ultimo della fila, non ce ne eravamo accorti. Avvisai gli altri che tornavo un po' indietro per recuperarlo. Giorgio, uno dei tre che si erano uniti a noi, si offrì di venire con me. Gli altri avrebbero proseguito. Ci saremmo incontrati ad un punto prestabilito sul sentiero. Questo perché i telefonini, in quella zona, non avevano proprio campo.
    
    Trovai il sacco a pelo poco più a valle e quindi cercammo di raggiungere gli altri. Per recuperare più in fretta, ...
    ... su consiglio dell'altro ragazzo, che conosceva bene la zona, facemmo una piccola deviazione che, pur con un percorso più difficoltoso, ci fece risparmiare un bel po' di strada. Nel giro di un'oretta raggiungemmo il posto convenuto per il ritrovo, ma degli altri non c'era traccia.
    
    Ci mettemmo a ridere pensando di averli, addirittura sorpassati. Seduti cominciammo a raccontarci un po' di noi: della montagna che piaceva ad entrambi, di cosa facevamo nella vita, di dove abitavamo e di altro. Ipotizzammo anche che gli altri si fossero fermati ad aspettarci più giù. Dopo un'oretta cominciammo a preoccuparci. Forse poteva essere successo qualche cosa. Non potevano metterci tanto. Provammo con i telefonini ma non erano... vivi. Decidemmo di tornare indietro. Dopo una ventina di minuti squillò il mio telefono. Eravamo finiti in una zona coperta. Erano i miei amici. Loro si erano fermati lungo il sentiero ad aspettarci e, non vedendoci arrivare erano tornati indietro, pensando pure loro ad un nostro imprevisto. Chiarimmo che il malinteso era stato causato dalla nostra deviazione che gli aveva scavalcati. Però, a quel punto, la situazione era davvero ingarbugliata. Noi eravamo a meno di due orette dal bivacco, loro a più di quattro. Il punto però era l'ora. Era pomeriggio avanzato. Di certo non avrebbero fatto in tempo a raggiungere il bivacco con una luce decente. Ne, tanto meno, noi a rientrare in paese in sicurezza.
    
    Noi decidemmo di proseguire per la meta prefissata, loro di ...
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