1. Into the White


    Data: 04/03/2019, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Lesbo Dominazione / BDSM Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    Into the withe.Nel bianco. Un bianco vuoto, privo di forma o sostanza.L�uomo aprì gli occhi. Il bianco era ovunque, abbacinante, assoluto, totale. Inglobava lo spettro dei colori, inghiottiva le domande e le risposte, fagocitava la sanità mentale di chi lo fissava troppo a lungo.O meglio, avrebbe potenzialmente distrutto chiunque altro ma non lui. L�uomo fissò il bianco con la stessa ferocia con la quale questo attentava alla sua salute mentale. Sorrise ferocemente. Lui aveva attraversato l�inferno, era sceso abbastanza dentro sé stesso da scoprire che una piccola, minuscola scheggia di follia alberga in ogni essere umano.Il bianco che vedeva era solo quella stessa scheggia ingigantita e non lo impressiona.Non ha paura di qualcosa che già conosce. Solo chi non conosce sé stesso teme i suoi stessi abissi. Mera ignoranza. Da essa nascono superstizione e odio. E così la razza umana si nasconde sempre dietro a un dito, accampando come pretesa l�inesistenza di simili abissi. Lui sorride nuovamente. Tutte scuse: la verità era che nessuno voleva ammettere di essere come realmente era. Nessuno voleva realmente conoscersi ma tutti volevano conoscere tutto di tutti gli altri. L�uomo sapeva che era solo un sogno.Sapeva bene che quello era sempre il solito sogno, identico ogni volta. Eppure, pur sapendo che era un sogno, non riusciva a svegliarsi. Restava lì. A guardare la sua follia.Da vicino. Era seduto sui talloni, alla maniera di karateka prima del saluto.Capiva anche perché: era ...
    ... la postura sicura da seduti, bilanciata, in equilibrio fisico e mentale. E davanti a lui, per contrasto, il bianco. Onnipresente, permeante, violento, brutale. Era osservato dal bianco. Quasi sezionato, come se ogni suo segreto più recondito potesse venirgli strappato.Ma lui sorrideva ancora. Sapeva anche perché. Non aveva segreti da rivelare alla follia.Non più.Improvvisamente, attorno a lui calò il buio. Un buio avvolgente, nero come l�inchiostro. Il genere di buio che terrorizzava perché l�uomo aveva conosciuto il buio prima della luce e l�essere improvvisamente esposto al cambiamento tra l�uno e l�altra l�aveva segnato.Segnato. Non spezzato.Sorrise. Sapeva cosa verrà dopo. Era un copione che già conosceva.Aprì gli occhi. Improvvisamente, senza una reale soluzione di continuità tra sonno e sveglia. Il soffitto bianco della camera lo guardò. Il letto matrimoniale era vuoto, con la sua eccezione della sua presenza.Era vuoto da sempre. L�aveva preso tempo prima, sperando di trovare l�amore.Aveva trovato delusioni, sfiducia, tradimenti, sesso ma l�amore, quello vero, se mai esisteva� mai. Mai Cupido si era degnato di centrarlo al cuore con una freccia, preferndo colpire il cervello e il pene. Beh, evidentemente Cupido non era un cecchino e preferiva i bersagli evidenti e ben visibili.Inizialmente si era arrabbiato con l�universo, aspettando una risposta che non sarebbe arrivata mai, una donna che mai sarebbe giunta. Poi c�aveva rinunciato. Paradossalmente aveva iniziato a fare ...
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