1. Into the White


    Data: 04/03/2019, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Lesbo Dominazione / BDSM Autore: Rebis

    ... che ormai quella meravigliosa cavità secernava. Lui desiderò perdervisi per un istante, annullarsi e dimenticare tutto.Lei gli poggiò una mano sulla nuca, spingendogli dolcemente la testa contro la vulva.-Così� Continua�-, evidentemente pochi l�avevano gratificata di una simile esperienza orale. Lui fu ben lieto di proseguire alternando baci a colpi di lingua, carezze sull�interno coscia a piccole penetrazioni con le dita. Il tempo si frammentò, dissolvendosi nell�infinito presente. Un momento privo di collocazione temporale. Per quanto lo riguardava, non aveva rimpianti. Improvvisamente, mentre due dita le scavavano dentro, lei lanciò un urletto roco e le pareti della vulva si strinsero su quelle dita. Un primo orgasmo.Lucy aveva goduto e lo guardava con un sorriso, un sorriso, l�uomo lo capì, non completamente appagato.Lui tolse le dita da dentro di lei, facendo stillare qualche gioccia del suo piacere sul pavimento. Aveva ancora il pene duro come la pietra. La desiderava. E lei sembrava desiderare ancora lui.Poi però gli occhi di lei si fissarono su un oggetto, in un punto oltre la sua testa, alla sua sinistra. L�uomo seguendone lo sguardo capì cosa lei stesse guardando. Il Tanto.Quello che non aveva messo via. Quello che aveva usato per uccidere Martin Priest.Lei si alzò dal tavolo, improvvisamente diversa. L�uomo non capì. Instupidito dall�estasi e dalla prospettiva del piacere non comprese finché lei non arrivò al pugnale e afferrandolo per il fodero, lo esaminò. ...
    ... Improvvisamente però, tutto gli fu chiaro.-Sei stato tu�-, sussurrò lei. Lui comprese improvvisamente chi aveva davanti.-Sei stato tu a salvare mia sorella da quel porco bastardo.-, sussurrò lei ancora.Sentendosi svelato più di quanto già non fosse, l�uomo si levò calzoni e mutande, avanzando sino alla donna nuda che teneva in pugno la sua arma.-Lei &egrave arrivata a casa dicendomi che qualcuno aveva ucciso Martin Priest. MI ha raccontato tutto. Non pensavo fossi tu, credevo fosse un regolamento di conti tra mafiosi ma�-, i suoi occhi si posarono su di lui, come a volerlo sezionare.-Tu chi sei?-, chiese lei.-Materiale danneggiato. Un uomo macchiato dal peccato, dalla sfiducia. Un samurai senza padrone. Tutte queste cose e nessuna allo stesso tempo.-, disse lui. Mise una mano sul Tanto, come a volerglielo togliere. Lei non lo mollò ma neppure strinse la presa.Erano l�uno accanto all�altra. Nudi. Sentiva sulla sua pelle il calore del corpo di lei.L�eccitazione montò di nuovo ma lui la trattenne. Capiva pienamente. Guardò la donna negli occhi. Pozzi neri, abissi di tenebra che si scrutavano reciprocamente.Un lungo istante passò su di loro.-Se vorrai andartene capirò.-, disse lui. Ecco. L�aveva detto. Ma era giusto così.Era il solo abitante in un posto tenebroso e senza luce. Quella donna aveva varcato il confine. Ma d�altronde perché fargliene una colpa? La sola responsabilità era la sua.Ed era giusto che lei se ne andasse, se voleva. Perché avrebbe dovuto voler restare?Lui non era ...
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