Into the White
Data: 04/03/2019,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Lesbo
Dominazione / BDSM
Autore: Rebis
... Tanto e i guanti. Non aveva usato la pistola. Non ne aveva avuto motivo. Inotlre odiava usare quell�arma. Le armi da fuoco non le sentiva sue da molto tempo. Pulì metodicamente la lama dell�arma e gettò i guanti in lavatrice. Così facendo avrebbe evitato qualunque incriminazione. Questo unitamente al fatto che aveva raccolto i capelli in uno chignon alla maniera dei samurai, evitava in genere di lasciare tracce sul luogo del delitto.E lui era lì, sul ciglio dell�abisso.A continuare a combattere una guerra che nessuno aveva il coraggio di riconoscere.Sospirò. Aveva eliminato Priest, mondato una parte, per quanto infinitesimale del tumore. A cosa sarebbe servito? Un altro avrebbe preso il suo posto. Certo, quello era sicuro perché Martin Priest era sicuramente solo l�officiante di un culto votato a una divinità immortale, insita nella natura umana.E gli dei non muoiono.Allora a cos�era servito? A dargli pace? A illudersi di aver fatto qualcosa di utile?Scosse il capo. No, doveva essere servito a qualcosa. DOVEVA!In preda alla rabbia e alla frustrazione colpì il tavolo con un pugno. Il dolore gli restituì lucidità. E la lucidità gli fornì una risposta.Era vero: Priest era morto e un altro sarebbe arrivato ed era inevitabile.Ma per un po�, per poco tempo, ci sarebbe stato quel vuoto.La possibilità per tutti coloro che avevano sofferto a causa di quell�uomo di tirare il fiato.Era già qualcosa. Era già abbastanza.il telefono squillò. Numero sconosciuto. Aprì la ...
... comunicazione.-Pronto?-, chiese.-Hai finito il tuo meeting?-, chiese la voce della nera che aveva avuto modo di conoscere poco prima. A quelle parole sentì un erezione fulminante salirgli. La voleva.-Certo, anzi, credo di dover scaricare la tensione� Se capisci cosa intendo.-, la risata della nera gli fece intuire che capiva. Perfettamente.-Capisco benissimo tesoro� Vengo io da te o vieni tu da me?-, chiese. Non perdeva tempo. E perché avrebbe dovuto?Lui rifletté. Meno persone vedevano il suo eremo meglio era per lui.Ma dopotutto, lei era solo una visitatrice occasionale.Non ci saebbe stata una seconda volta, no? No.-Vieni tu da me.-, decise. Lei rise, probabilmente senza reale gioia.-Sono al numero 21, xxxxxxx xxxxxx. Suona al campanello senza nome.-, disse lui.-Ok. Arrivo.-, disse lei. Click. Fine della comunicazione.Lui posò in telefono. Si fece una doccia e attese. Il citofono suonò venti minuti dopo la fine della loro conversazione. Quella donna aveva fatto in fretta.-Sono io, Lucy.-, disse infatti al citofono. Lui sorrise e le disse il piano a cui doveva recarsi.Lei arrivò qualche istante dopo, sorridente, vestita come quando gli si era presentata, profumava di femmina e tentazione oltre a una spruzzata di un profumo da donna che non sembrava esattamente dappoco. Non ci voleva un genio per capire che certamente il suo lavoro le fruttava non poco oppure aveva solo saputo investire i soldi.-Ciao.-, disse. Entrò e si tolse le scarpe col tacco parecchio alto. Senza era alta praticamente come ...