113 - Alessia e il fratello trans (2a parte)
Data: 05/03/2019,
Categorie:
Etero
Incesti
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Autoerotismo
Gay / Bisex
Trans
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
Luca ed io dormimmo profondamente, recuperando le nostre forze, verso mezzogiorno, pensammo che era giunta l�ora di alzarci e faticosamente sollevammo le nostre stanche membra dal letto e ci rimettemmo in forze. In casa non c�era nessun altro e pensammo che fossero al mare. Così ci preparammo e dopo una piccola colazione ci dirigemmo verso la spiaggia. Trovammo già belli arrossati e unti di creme Katia e il suo Gigi, lei in bikini che mal celava il robusto pacco e lui con uno slip azzurro che a sua volta poco lasciava all�immaginazione. Entrambi sdraiati su di un lettino a prendere il sole. Luca ed io ci spogliammo e ci sistemammo sotto il vicino ombrellone. Luca indossava un boxer a quadroni multicolori e io un bikini con il reggiseno molto scollato che evidenziava le mie tettine. Parlammo per qualche minuto e poi, come se il giorno prima nulla fosse successo, ci dedicammo a prendere il sole. Verso le diciassette, notai Katia parlottare a lungo con Gigi, poi entrambi dissero che si facevano una passeggiata sulla battigia e si allontanarono. Li seguii con lo sguardo e vidi che dopo una cinquantina di metri deviarono verso il chiosco che fungeva da bar.Si sedettero con delle lattine in mano e iniziarono a sorbirle con le cannucce. Ad un certo punto vidi Katia alzare un braccio e far cenno a un uomo di colore, probabilmente un �vu cumprà�, di avvicinarsi, quest�ultimo raggiunse la coppia e si sedette sull�unica sedia disponibile, ebbi l�impressione che mentre si parlavano ...
... l�uomo ogni tanto guardasse verso la nostra direzione. Dopo qualche minuto di questo fitto conciliabolo il nero si alzò e se ne andò. I nostri due piccioncini rimasero ancora lì seduti a sorbirsi le loro bibite. Guardai Luca che pacificamente dormiva al sole, mi sedetti sul lettino e mi misi ad osservare con attenzione Katia e Gigi, c�era sotto qualcosa di sospetto non capivo quale sotterfugio stessero architettando. Dopo una ventina di minuti il �vu cumprà� fece ritorno. Sfilò dalla grande borsa un pacchetto e lo posò sul tavolino quindi ne estrasse una collana o forse un braccialetto e lo mostrò a Katia. Lei lo esaminò e vidi che approvava. Mi ero preoccupata per niente, aveva solamente ordinato un gioiello di bigiotteria e lui glielo aveva portato. Mi rilassai e poi subito appresso mi addormentai anche io.Verso le diciannove ci incamminammo tutti verso casa, tra docce varie e cambi d�abito vennero le ventuno e così ci mettemmo a tavola verso le ventidue. Mangiammo e bevemmo anche troppo e l�allegria si impossessò di tutti noi. Tra battute, risate e bicchieri di vino giunsero le ventiquattro, urmai un po� brilla pensai di andare a dormire, invece sentii suonare alla porta e vidi Katia e Gigi che non sembravano essere affatto sorpresi dalla cosa. Lei andò ad aprire e fece entrare tre ragazzi tra i quali c�era pure il marocchino con il quale avevano a lungo parlato in spiaggia. Ce li presentarono, il primo di nome faceva Mario era biondo non molto alto, carino di viso, vestito con ...