1. 113 - Alessia e il fratello trans (2a parte)


    Data: 05/03/2019, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Autoerotismo Gay / Bisex Trans Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... guardai Luca e lui portandosi la mano destra chiusa a pugno a pochi centimetri dalla bocca la mosse come a indicare di spompinarglielo. Glielo presi in mano, era pesante, non era proprio duro duro, avvicinai le labbra e lo baciai timidamente, lui mi mise una mano dietro il capo e mi attirò a se. Lo accolsi nella bocca e il mio palato mi trasmise un sapore diverso dal solito, non so se era solo una mia impressione, ma in quell�enorme cazzo, c�era un ché di forte e terribilmente selvaggio che mi invase la bocca. Respirando a fatica dal naso, provai ad ingoiarne il più possibile, ma al massimo riuscii a raggiungere la metà di quel cilindro scuro. Poi il cazzo si sfilò e lui volle spogliarmi, anche gli altri contribuivano e fui praticamente nuda. Katia mi prese e mi buttò in malo modo su una poltrona, poi fece tacere tutti e parlò.Mi disse che visto che ero una gran puttana che avevo sprecato duemila euro di roba avevano deciso di �usarmi� per tutta la settimana di vacanze come si usa una serva. Avrei dovuto fare tutto ciò che mi ordinavano e che loro avrebbero provveduto a farmi divenire la loro lurida schiava. Protestai vigorosamente, feci per alzarmi, ma le mani di Bandele mi bloccarono inesorabilmente alla poltrona. Sperai che tutto fosse dovuto all�effetto della �Coca� e che il mattino seguente le cose si sarebbero normalizzate, ma la situazione peggiorò immediatamente.Gigi, andò in camera loro, prese il pc portatile e dopo aver smanettato un paio di minuti, mi fece ...
    ... vedere l�immagine di una schiava. Una ragazza più o meno della mia età, nuda, con i capelli rasati a zero, le mollette sui capezzoli, inginocchiata sul pavimento con le mani e le caviglie legate da una spessa corda bianca. Attorno a lei una miriade di attrezzi metallici e di vari materiali. Vidi delle pinze, dei cavi elettrici, imbuti strani, delle enormi provette e dildo giganteschi. Sempre Bandele mi fece inginocchiare a terra e mi legò i polsi dietro la schiena, poi fece altrettanto con le caviglie. Mi passò poi una corda attorno al collo e la fece passare fra le mie cosce tirandola fino a farla penetrare fra le labbra della mia vagina. Gridai per il dolore e ricevetti in cambio un sonoro ceffone sul viso. Li pregai di smettere dissi loro che il gioco era bello se durava poco, ma non ci fu nulla da fare. Luca era nudo anch�esso e se ne stava seduto di fronte a me in poltrona e mi guardava divertito. Vidi avvicinarsi Katia, teneva in mano un paio di forbici, mi prese i capelli e iniziò a sforbiciarli, le ciocche cadevano a terra fin quando lei smise, subito sostituita da Mario, il biondino, che azionò un rasoio da uomo, di quelli a pile e cominciò a passarmelo sul capo, finì da lì a poco e poi prese il piccolo specchio che stava appeso al muro nell�ingresso, me lo piazzò davanti e mi chiese se ero soddisfatta dal lavoro che avevano fatto. Mi prese un colpo, io che curavo ed amavo terribilmente i miei capelli, ero totalmente pelata. Mi dissero che avrei passato la notte sul ...
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