1. 113 - Alessia e il fratello trans (2a parte)


    Data: 05/03/2019, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Autoerotismo Gay / Bisex Trans Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... jeans bianchi e maglietta azzurro carta da zucchero, l�altro che si chiamava Loris, era bruno sul metro e novanta, muscoloso con indosso una maglietta a maniche corte bianca attillatissima e dei pantaloncini corti verde militare. Il marocchino il cui nome era Bandele fisico muscoloso alto sul metro e ottanta, capelli scuri e naturalmente viso e tutto ciò che si vedeva del corpo nero come la pece, lui era vestito con un camiciotto a quadretti neri e rossi, pantaloncini sfrangiati sul fondo e un po� strappati qua e là, ricavati sicuramente da un paio di jeans azzurri consumati. Gli chiesi da dove provenisse e mi disse che il suo Paese d�origine era l�Angola. I tre si accomodarono con noi e Bandele tirò fuori da un borsello di tela color cachi una bustina che consegnò a Katia. Lei ridendo, la aprì e all�interno un pugno di polvere bianca. Non ne avevo mai fatto uso di sostanze stupefacenti ma riconobbi la �Cocaina� . Katia parecchio euforica ne prese un pizzico e la inalò in due o tre riprese. Prese il pacchetto e lo porse a me, io mi rifiutai, ma poi vidi il mio Luca che a sua volta si servì prendendone un pizzico, se lo portò al naso e aspirò facendo scomparire la polverina. Anche Gigi se ne servì e alla fine l�involucro con il suo contenuto ritornò a me. Lo presi e insultandoli tutti, con fare sprezzante lo buttai in aria. La �Coca� si sollevò e ricadde per terra in una nuvola, spargendosi sul pavimento. Loris mi guardò duramente e altrettanto fecero gli altri. Avevo ...
    ... dilapidato un capitale di � Neve�in una frazione di secondo. Katia si incazzò moltissimo e mi coprì di epiteti durissimi, quindi mi disse che sarei stata punita per quello che avevo fatto. Così verso l�una di notte, attorno a me, non c�era più nessuno che fosse in normali condizioni. Luca mi toccava davanti a tutti e dappertutto, sghignazzava ad alta voce, diceva parolacce e gli altri lo seguivano a ruota. Alla mia destra vi era Mario, che approfittava anche lui per palparmi le cosce, vidi Bandele toccarsi l�inguine e poi sempre guardandomi estremamente allupato abbassò la cerniera e se lo tirò fuori.Compresi il motivo per cui dicono che i maschi di colore sono superdotati, non sembrava duro completamente, ma era una mazza gigante, curvata verso il basso, circoncisa, con la cappella rosa che faceva contrasto con la pelle nerissima e lucida del fusto. Rimasi allibita e imbambolata anche quando si ficcò le mani dentro alle mutande ed estrasse anche le mostruose palle. Maria, che attrezzatura il giovane Bandele!!!! In pochi secondi, vidi che tutti si era piazzati attorno alla mia sedia e mille mani mi tastavano dappertutto. Il nero si era intanto spogliato nudo e il suo fisico era una armonia di forme e di muscoli guizzanti e tonici. Si mise fra me e il tavolo e vi si sedette sopra, si teneva con una mano il cazzo e nonostante che ne coprisse una decina di centimetri almeno altri venti ne rimanevano scoperti.La sua cappella a pochi centimetri dalla mia bocca, non sapevo cosa fare, ...
«1234...»